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BREVE CORSO SULLA PREVISIONE DELLA NEBBIA E DEGLI STRATI

Seconda lezione

Fattori da considerare nella formazione della nebbia e degli strati

Vento, saturazione della massa d'aria, raffreddamento notturno e percorso compiuto dalla massa d'aria rivestono un importante ruolo nella formazione della nebbia o delle nubi stratiformi.

La velocità del vento va tenuta in buon conto nella formazione della nebbia e/o di nubi con basso ceiling. Quando la temperatura ed il punto di rugiada al suolo sono vicine tra loro e correnti vorticose sono presenti nei 100 piedi o più lungo il piano verticale, il raffreddamento adiabatico nella parte ascendente del vortice potrebbe fornire quell'ulteriore raffreddamento necessario per portare l'aria alla saturazione. Qualsiasi successivo porterebbe l'aria in una condizione temporanea di soprassaturazione. L'umidità in eccesso allora condenserà, dando luogo a nubi a basso ceiling. Il riscaldamento adiabatico nella parte discendente del vortice in genere provocherà l'evaporazione delle goccioline formanti la nube. Se tutte le goccioline evaporano prima di raggiungere il suolo, la visibilità orizzontale dovrebbe mantenersi buona. Comunque, se molte goccioline raggiungono il suolo prima di evaporare, la visibilità orizzontale sarà limitata da una nebbia moderata. Le nubi che si formano nelle aree vorticose inizialmente assumono un aspetto irregolare e poi diventano frastagliate. Se le nubi  formano uno strato compatto, questo sarà composto da nubi del tipo stratus. Quando nel vortice è presente aria condizionalmente instabile, o se le correnti d'attrito vorticose sono abbastanza forti, si formeranno nubi stratocumuliformi.

  • Saturazione della massa d'aria

    La curva di saturazione mostra la quantità di vapore acqueo in grammi per chilogrammo in rapporto alla temperatura dell'aria.

    L'aria lungo la curva è satura ed è al suo punto di rugiada. Ogni ulteriore raffreddamento produrrà acqua come risultato della condensazione; pertanto, si formeranno nebbia o nubi basse (in dipendenza della velocità del vento) .

     

  • Raffreddamento notturno

Il raffreddamento notturno comincia dopo che la temperatura ha raggiunto il massimo durante il giorno. Il raffreddamento continuerà fino al tramonto, o poco dopo. Tale raffreddamento interesserà soltanto gli strati più bassi dell'atmosfera. Se il raffreddamento notturno riduce la temperatura sino ad un valore prossimo al punto di rugiada, nebbia o nubi basse si svilupperanno. La velocità del vento e le asperità del terreno condizionano la profondità dell'aria raffreddata. La calma di vento favorirà un tipo irregolare di nebbia al suolo o formerà una nebbia continua e poco profonda. Venti da 5 a 10 nodi di solito consentiranno alla nebbia di ispessirsi verticalmente. Venti superiori ai 10 nodi causeranno generalmente la formazione di strati bassi o di stratocumuli. (Vedere le figure per esempi sulla formazione di nebbia e di strati).

L'entità del raffreddamento notturno dipende dalla composizione del suolo, dalla vegetazione, dalla copertura nuvolosa, dal ceiling e da altri fattori. La copertura nuvolosa al di sotto dei 10000 piedi produce un effetto serra sulla temperatura superficiale, poiché assorbe alcune radiazioni terrestri e reirradia una parte di questa energia calorifica verso la superficie terrestre da cui viene assorbita. Ciò causa un minor raffreddamento notturno. 

Il raffreddamento dalle 15:30 locali al tramonto varierà da un minimo di 5°F - 10°F (con condizioni di cielo coperto da nubi intorno ai 1000 piedi) a 25°F -30°F con cielo sereno o nubi al di sopra dei 10mila piedi. Altri fattori ed eccezioni devono essere considerate. Se attendiamo il passaggio di un fronte sulla stazione nel corso della notte, o se è previsto l'instaurarsi della brezza di mare, l'entità del raffreddamento atteso andrà modificata alla luce di questi sviluppi.

Una stima del momento di formazione della nebbia, e possibilmente, degli strati, può risultare molto più agevole se vengono elaborate alcune carte dei tempi di saturazione, come quella illustrata nella figura, su cui mettere in relazione la temperatura prevista rispetto al punto di rugiada previsto. Nell'uso di questo diagramma, notare la massima temperatura e considerare le condizioni generali del cielo ricavandole dalla carta di analisi al suolo, dalle previsioni, o dalla sequenza dei bollettini. Tracciando la linea della temperatura e quella del punto di rugiada, si può fare una previsioni sul momento di formazione della nebbia. Se si nota del fumo in zona, la nebbia normalmente tenderà a formarsi un'ora prima rispetto a quanto indicato sul diagramma a causa dell'abbondanza dei nuclei di condensazione.

Percorso della massa d'aria

Il percorso di una massa d'aria durante il periodo di previsione può rappresentare un altro importante fattore di formazione della nebbia. L'aria calda in movimento al di sopra di una superficie più fredda costituisce una delle cause primarie di nebbia. Quanto detto può verificarsi quando una stazione si trova nel settore caldo, al seguito del passaggio di un fronte caldo. Ha luogo il raffreddamento della massa d'aria, che provoca condensazione e nebbie estese oppure  formazione di strati bassi. Per determinare le probabilità di condensazione dietro un fronte caldo, si deve comparare la temperatura davanti al fronte con il punto di rugiada dietro il fronte. Se la temperatura davanti al fronte caldo è più bassa del punto di rugiada della parte posteriore del fronte, la massa d'aria dietro il fronte si raffredderà alla temperatura anteriore al fronte, provocando condensazione e formazione di nebbia oppure basse temperature in vicinanza degli strati.

Sulle superfici acquee, l'aria calda che passa su acqua fredda può causare un raffreddamento sufficiente da consentire la condensazione e lo sviluppo di nubi basse.

Un altro esempio in cui il percorso compiuto risulta importante è quando aria fredda si sposta sopra uno specchio d'acqua calda, terreno acquitrinoso, o paludoso, producendo nebbia vaporosa. Oltre a ciò, l'aria che transita sopra una superficie umida causerà l'evaporazione di parte dell'umidità superficiale, e conseguentemente un incremento del punto di rugiada. Ovunque sia presente una sorgente di umidità, l'aria ne provocherà l'evaporazione di una parte, a meno che la pressione di vapore dell'aria sia grande quanto o più della pressione di vapore dell'acqua. Un innalzamento del punto di rugiada può essere sufficiente da permettere alle ampie correnti vorticose, al raffreddamento notturno, o al sollevamento forzato ad opera del suolo, di completare il processo di saturazione e dare inizio alla condensazione.


Questa pagina è stata realizzata da Vittorio Villasmunta

Ultimo aggiornamento: 14/05/16