Temporali e dintorni

(1) Vorrei sapere come mai in estate si formano spesso annuvolamenti e temporali in alta montagna nelle prime ore del pomeriggio.

(4 luglio 2000) Perché si formi una nube temporalesca sono necessarie almeno due condizioni:
- L'aria deve essere instabile 
- Vi deve essere umidità sufficiente
La prima condizione, l'instabilità dell'aria, da sola non è sufficiente a sviluppare temporali. Se nell'atmosfera c'è poca acqua allo stato gassoso, nemmeno tutta l'instabilità del mondo basta per formare anche una insignificante nube.
Cosa significa aria instabile?
In poche parole, se una particella d'aria, costretta a sollevarsi verticalmente, continua a salire anche quando la causa originaria è cessata, allora avremo una condizione di instabilità.
Cosa costringe una particella d'aria a sollevarsi ? Il sollevamento può essere forzato o convettivo. Forzato, quando una particella d'aria incontra un ostacolo nel suo movimento orizzontale (cioè quando è trasportata dal vento) ed è costretta a sollevarsi (ad esempio, il vento contro una montagna).
Convettivo, quando la particella d'aria viene riscaldata dal calore assorbito dal suolo.
Quando l'aria viene riscaldata, diventa meno densa e perciò più leggera dell'aria circostante. Pertanto si solleva (vedi principio di Archimede). Sollevandosi, si espande (proprio come un palloncino sfuggito di mano) e si raffredda.
Poiché la capacità dell'aria a contenere acqua gassosa dipende dalla temperatura (più è calda, più ne può contenere), se si raffredda ad un certo punto non sarà più capace di trattenere come prima tutta l'acqua allo stato gassoso. Quella in più allora condensa formando le goccioline d'acqua. Nasce la nube. E se l'instabilità continua, la nube cresce, cresce fino a formare quelle imponenti montagne di "panna montata" che originano la precipitazione temporalesca.
Ora perché questo avvenga più facilmente nel pomeriggio e in montagna, è presto detto, con quanto ora sappiamo. Nel pomeriggio, perché è il momento in cui il suolo ha assorbito la maggior quantità di energia riscaldando a sua volta a puntino l'aria a suo contatto (è noto che le temperature massime, d'estate, si verificano tra le due e le tre del pomeriggio).
Inoltre, l'alta montagna, se brulla e rocciosa, si riscalda molto favorendo l'innesco della instabilità.
Se poi consideri che la temperatura dell'aria diminuisce con la quota, puoi immaginare che contrasto termico si realizzi tra l'aria riscaldata dalla roccia e quella circostante. Si genera una forte spinta archimedea, che spinge in alto l'aria.
Per finire, le montagne favoriscono anche il sollevamento forzato, costringendo l'aria trasportata dal vento a salire comunque.
Mi sono dilungato un po' perché era necessario esporre almeno qualche concetto di base. Spero di non averti tediato.
Un saluto da
Vittorio Villasmunta

(2) Egregio Sig. Villasmunta, sono un grande appassionato di meteorologia. Sto facendo il corso che lei minuziosamente ha preparato nel suo sito. Volevo cortesemente chiederle come potrei fare ad avere i dati relativi alle osservazioni meteorologiche, in quanto ho anche intenzione di fare delle previsioni meteo anche se a breve termine, magari utilizzando l'indice di Whiting per quanto riguarda i temporali ad esempio. Aspetto una sua risposta. 
Con viva cordialità  Antonino TRAPANI

(15 settembre 2000) Un sito di grande interesse è http://www.wunderground.com/global/IY.html/, dove è possibile visionare i bollettini di molte località italiane. Un sito eccezionale per tutto lo spettro meteorologico è invece: http://www.westwind.ch/ da cui è possibile accedere anche ai sondaggi termodinamici (persino quelli previsti). 
Un cordiale saluto da Vittorio Villasmunta

 


Questa pagina è stata realizzata da Vittorio Villasmunta

Ultimo aggiornamento: 29/11/14