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Analisi tridimensionale dell'umidità - Definizione di strato umido

L'uso di un singolo livello (ad esempio, l'analisi della depressione del punto di rugiada a 500 hPa) per la ricerca di probabili aree nuvolose, non può essere d'aiuto nell'individuazione di strati nuvolosi al di sopra  o al di sotto del livello esaminato. Ad esempio, se il top di un sistema nuvoloso ha raggiunto soltanto i 16mila piedi e vi è stata aria secca al di sopra di 500 hPa (all'incirca 18mila piedi), non sarà possibile neanche ipotizzare, attraverso l'analisi a 500 hPa, l'esistenza di nubi sotto tale livello.

Ad ogni modo, un'analisi tridimensionale dell'estensione degli strati umidi può ottenersi semplicemente esaminando accuratamente i singoli radiosondaggi. In tal caso, si dovrebbe aver cura di scegliere quei radiosondaggi prossimi all'area d'interesse, che coprano una superficie da 500 a 1200 miglia a monte del flusso, in relazione al periodo di previsione. Si possono ricavare le quote della base e del top delle nubi, e si può trarre un piccolo vantaggio nell'individuare uno strato secco alto da 2000 a 3000 piedi all'interno di strati umidi più spessi. In genere, è sufficiente indicare l'intero strato umido, senza preoccuparsi degli strati più sottili. Lo studio del campo nuvoloso è reso più agevole se si annotano base e top delle nubi usando colori differenti.

Uno strato umido, per amor di semplicità, può essere definito come uno strato avente una depressione del punto di brina di 3°C o meno (per esempio, una depressione del punto di rugiada di di 4°C a -10°C; di 5°C a -20°C; 6°C a -30°C).


Questa pagina è stata realizzata da Vittorio Villasmunta

Ultimo aggiornamento: 06/01/15