Clima del medio e basso Adriatico

  • Generalità
Generalità

La regione comprende i territori situati di fronte all'Adriatico dal parallelo di Ancona fino all'estremo lembo meridionale della penisola. Essa è limitata ad W dalla linea spartiacque degli Appennini e deve la sua unità climatica alla identica esposizione di tutta la regione all'influenza regolatrice dell'Adriatico e alla medesima esposizione rispetto alla catena appenninica che la protegge dalle correnti occidentali. Ne consegue che, i tipi di tempo a direttrice da E sono quelli che più apportano nella regione cattive condizioni, precipitazioni e nuvolosità intensa.

Le stagioni
Inverno

Si verificano assai spesso periodi in cui successioni di depressioni provenienti dal Golfo di Genova, attraversano l'Italia settentrionale e si spingono verso SE interessando la regione con precipitazioni frequenti ed abbondanti. Sono queste situazioni sinottiche che determinano in gran parte il regime anemologico e barico invernale.

Primavera

In questa stagione la regione dei Balcani è sede di un anticiclone persistente; d'altra parte le perturbazioni (più deboli e meno importanti di quelle invernali) hanno la tendenza a seguire traiettorie più settentrionali per cui la regione è interessata soltanto marginalmente. Nel mese di maggio le manifestazioni temporalesche sono abbastanza frequenti. Durante il passaggio di depressioni sottovento si possono avere nella parte settentrionale della regione forti correnti di NE del tipo bora.

Estate

In estate le rare depressioni o seguono traiettorie molto settentrionali interessanti soltanto l'alto Adriatico, o sono di natura termica e si colmano nella valle Padana dove si sono formate. La regione è dunque perturbata soltanto da fenomeni di instabilità ai quali il riscaldamento diurno del suolo dà un contributo decisivo. Ne consegue una marcata variazione diurna della nuvolosità. Questo carattere si accentua particolarmente sui rilievi; assai spesso i crinali dei monti sono orlati da nubi convettive imponenti a carattere isolato. In questa stagione sono frequenti le manifestazioni temporalesche specialmente nel mese di agosto.

Autunno

L'autunno è la stagione più piovosa e, a differenza dell'alto Adriatico, è anche la stagione più temporalesca. Le traiettorie delle perturbazioni interessano direttamente la regione spese nel mese di novembre. Le perturbazioni vengono rese più attive per il fatto che le masse d'aria subiscono l'azione instabilizzante del mare la cui temperatura si mantiene elevata.

Nuvolosità

A differenza dell'alto Adriatico nel quale la nuvolosità presenta piuttosto carattere continentale, nel medio e basso Adriatico essa ha un carattere mediterraneo. Infatti in media è piuttosto scarsa (2-4/8 nell'anno). Le nuvolosità molto intense si verificano con situazioni sinottiche a direttrice da E. In questi casi si manifestano fenomeni di sollevamento orografico o delle correnti (Stau) e conseguenti formazioni di nuvolosità intensa e spessa lungo i versanti orientali dell'Appennino. Si rileva una variazione diurna della nuvolosità più marcata nel periodo caldo.

Inverno
E' la stagione più nuvolosa con un numero medio di giorni coperti che diminuisce con la latitudine da 50 ad Ancona a 40 nella penisola salentina.
Primavera e autunno
La primavera e l'autunno si equivalgono dal punto di vista della nuvolosità; esse sono dopo l'inverno le stagioni più nuvolose, con un numero medio di giorni coperti che varia con la latitudine da 35 a 25 per stagione.
Estate
Il numero medio di giorni coperti in estate si aggira intorno ai 12 per stagione nella porzione settentrionale della regione e può arrivare fino a 40 nella parte meridionale.
Visibilità

Vi sono considerevoli differenze sistematiche tra le varie parti della regione e anche in funzione della stagione e dell'ora. Di regola si può dire che nella situazione con venti da SE si verifica ovunque e in qualsiasi periodo dell'anno visibilità scarsa e assai ridotta e con questo tipo di tempo la riduzione della visibilità aumenta con la latitudine. Nebbie locali costiere e nebbie di mare sono maggiormente frequenti in primavera e all'inizio dell'estate: periodo nel quale la temperatura della superficie del mare è inferiore a quella dell'aria (dei bassi strati). Questo tipo di nebbia si verifica nel basso Adriatico anche nel mese di giugno con 2-3 giorni al mese di media.
Invece nella porzione settentrionale la nebbia è più frequente nel periodo freddo con 4-5 giorni per mese. Anche le coste del medio e del basso Adriatico risultano alquanto più nebbiose delle coste tirreniche. Queste notizie sono da considerarsi soltanto indicative poiché vi è una grande variabilità in funzione della località specialmente nell'interno; per cui una immagine più esauriente si può avere con la consultazione dei grafici climatologici.

Precipitazioni

fig26.gif (25119 byte)La maggior parte delle precipitazioni si verifica quando la regione è interessata da correnti comprese tra E e S perché con queste correnti l'effetto delle perturbazioni è accentuato dall'effetto di sollevamento orografico.
Le quantità di precipitazioni aumentano con l'altezza rapidamente fino alla quota di 300 m; poi meno rapidamente. Dalla quota di 300 m alla quota di 500 m le precipitazioni sono più abbondanti di quelle del versante tirrenico. A quote superiori esse sono più scarse di quelle dei versanti occidentali.

Autunno e inverno
Sono le stagioni più piovose con quantità e frequenze pressoché uguali nella parte settentrionale della regione, mentre nella parte meridionale l'inverno è leggermente più piovoso dell'autunno. Le quantità medie si aggirano intorno ai 250-300 mm per stagione nella parte settentrionale e intorno ai 200 nella parte meridionale. Massimi valori (intorno ai 400 mm) si verificano nelle zone di Urbino, Rieti e Sulmona e sui versanti orientali dell'Appennino calabro, mentre la zona che per la sua particolare orografia, riceve minor quantità di pioggia (inferiore ai 150 mm) è quella di Foggia.
Il numero medio di giorni con precipitazioni si aggira intorno ai 20 per stagione nella parte settentrionale della regione, mentre nella parte meridionale la frequenza autunnale è lievemente ridotta.
Primavera
fig24.gif (35899 byte)La distribuzione spaziale delle precipitazioni è simile a quella invernale con quantità medie inferiori (150-200 mm). Nelle zone di massima precipitazione le quantità raggiungono i 350 mm.
Il numero d giorni con precipitazioni si aggira intorno ai 10-12 per stagione quasi ovunque.
Estate
fig25.gif (37131 byte)E' la stagione meno piovosa. La quantità media di precipitazioni nella parte settentrionale supera i 100 mm. Nella rimanente parte della regione è invece inferiore ai 100 mm ed in ristrette zone costiere della penisola salentina non raggiunge i 50 mm.
Anche il numero di giorni piovosi per stagione è minimo e decresce con la latitudine; dai 10 giorni nella parte settentrionale si passa ai 2-3 nell'estremità meridionale. 
 
Temporali

Come nell'alto Adriatico i temporali sono piuttosto frequenti, perché se ne hanno 2-3 al mese in tutte le località. La loro frequenza dipende esclusivamente dalle caratteristiche orografiche locali; tuttavia si rileva una leggera diminuzione nella frequenza dei temporali procedendo da N a S. Mentre nell'alto Adriatico le manifestazioni temporalesche si verificano per lo più nei mesi estivi, in questa regione la frequenza massima appare ritardata procedendo verso S e nelle località meridionali si verifica nettamente in autunno.
Si rileva inoltre che la frequenza dei temporali tende ad aumentare alquanto all'inizio della primavera e dell'estate.

Stato del suolo

L'andamento della frequenza di giorni con suolo bagnato segue prevalentemente quello delle precipitazioni. La natura del suolo è tale da non permettere l'accumularsi di acque stagnanti per cui il numero di giorni con suolo bagnato differisce assai poco (in genere è inferiore) dal numero dei giorni con pioggia in inverno, in primavera, in autunno. In estate la differenza è più accentuata dato che oltre all'assorbimento del suolo ha luogo una rapida evaporazione.
Nella parte settentrionale della regione si hanno in media in inverno 20 giorni con suolo bagnato, in primavera 15, in estate 3-4, in autunno 15-18.
Nella parte meridionale 15 giorni in inverno, 10 in primavera, 3-4 in estate e 15 in autunno.
Nelle zone pianeggianti della regione si ha suolo coperto di neve in 3-4 giorni all'anno. Sui rilievi al disopra dei 1000 m la neve è meno frequente che nei versanti tirrenici (10-15 giorni in media in inverno).

Temperatura
Inverno
La variazione della temperatura con la latitudine in inverno è marcata sebbene sia uniforme e non molto rilevante (dai 6°C della parte costiera più settentrionale si passa gradualmente ai 9°C della parte più meridionale).
Nell'interno i valori medi variano in funzione della quota.
Primavera
La distribuzione della temperatura media non è molto diversa da quella dell'inverno.  I valori della fascia costiera vanno dai 13°C di Ancona ai 15°C della penisola salentina. 
Estate
Le temperature medie estive si aggirano intorno ai 24°C senza sensibili variazioni con la latitudine. Nelle zone interne pianeggianti è sensibile l'effetto di riscaldamento diurno che determina i valori medi più elevati (26°C). in questa stagione è lievemente accentuata la diminuzione della temperatura con l'altitudine.
Autunno
I valori medi sia lungo la fascia costiera che nell'interno si aggirano sui 16°-18°C con una debole variazione con la latitudine. Le temperature sono alquanto più elevate di quelle primaverili.

Nella parte della regione a nord del Gargano le escursioni medie vanno dai 5-6°C nella stagione invernale ai 7-8°C in quella estiva. Eccezionalmente si possono avere minimi invernali di -7°C e massimi estivi di 37-38°C. Nella parte più meridionale invece le escursioni specie quelle estive, sono maggiori (12-14°C) e così pure le massime estive che possono in qualche località (Foggia - Minervino) superare i 40°C.

Umidità relativa

Le umidità relative più elevate si verificano generalmente in inverno ed in autunno, le più basse in luglio o agosto.
Si rileva una differenza considerevole tra le località costiere molto esposte e il retroterra. Nelle prime le umidità relative medie si mantengono elevate in tutti i mesi (65-75%) con una debole escursione annuale (circa 15%); nelle seconde invece l'escursione annuale è più elevata (25% circa).
Occasionalmente con correnti da E e da NE si possono avere umidità relative molto basse (15-20%).

Venti al suolo
Inverno
I venti prevalenti nella parte settentrionale della regione sono occidentali o nord-occidentali. Nella parte meridionale il regime anemologico è caratterizzato da una maggiore variabilità; tuttavia i venti meridionali prevalgono sui nord-occidentali. Velocità dei venti superiori a 55 km/h si verificano in inverno piuttosto raramente (2-3 giorni per stagione).
Nelle zone più interne il regime anemologico non differisce notevolmente da quello della costa salvo per le località in cui l'influenza dell'orografia è decisiva.
Primavera
Prevalgono i venti a componente occidentale. Analogamente a quanto si verifica in inverno, procedendo verso sud la su accennata distribuzione risulta meno netta. Velocità del vento superiori a 55 km/h si verificano in 2-3 giorni per stagione con venti a componente meridionale.
Estate
Non vi sono sulla regione venti prevalenti poiché i gradienti di pressione sono in genere molto deboli. Prevalgono le brezze di terra occidentali nelle prime ore del giorno e brezze di mare dal primo quadrante nelle ore calde. Velocità di 55 km/h si verificano 1 giorno per stagione con direzione nord-orientale. I venti forti aumentano man mano che si procede verso il sud. Nella penisola salentina si hanno 2-3 giorni per stagione con venti di 55 km/h; nell'interno il regime anemologico delle località che non hanno una esposizione troppo particolare, è al solito simile a quello costiero.
Autunno
Il regime anemologico è caratterizzato da una diminuzione nella frequenza dei venti da NW e da un aumento dei venti meridionali (Sud e Sud-Est). I venti nord-occidentali rimangono i prevalenti nelle parti meridionali. Venti con velocità maggiore di 55 km/h si verificano solo eccezionalmente nel medio versante; mentre nella parte meridionale della regione si verificano in 1-2 giorni per stagione e si tratta sempre di venti nord-occidentali.
 
Questa pagina è stata realizzata da Vittorio Villasmunta

Ultimo aggiornamento: 29/11/14