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Glossario "minimo" N - Z

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A-M

(Ultimo aggiornamento:26/05/17 )

N

NEBBIASospensione nell'atmosfera di piccolissime gocce d'acqua, che riduce generalmente la visibilità orizzontale sulla superficie terrestre a meno di un chilometro.

 

Approfondimento
NEBBIA FRONTALELe nebbie frontali sono associate alla previsione del movimento dei fronti ed alle connesse aree di precipitazione. Per esempio, nebbie si formano davanti al fronte caldo, nel settore caldo al seguito del fronte caldo (quando il punto di rugiada dell'aria calda è più alta della temperatura dell'aria fredda), o dietro un fronte freddo in lento spostamento quando l'aria giunge a saturazione. 
NESTING(Previsione numerica). Metodo oggi universalmente adottato dai modelli locali per considerare le condizioni al contorno laterali. Consiste nella nidificazione del LAM in un modello a scala maggiore consentendo di avere ai bordi del dominio di integrazione dei valori reali e non arbitrari. Naturalmente, l'affidabilità delle simulazioni del LAM è strettamente legata alla qualità delle previsioni del modello a scala maggiore che fornisce i dati (ad esempio, un modello a scala globale).  
NetCDFNetCDF (Network Common Data Form) è un insieme di librerie software e formati di dati, indipendenti dalla macchina, che supporta la creazione, l'accesso e la condivisione dei dati scientifici. 
NEVE

SNOW

Precipitazione di cristalli di ghiaccio stellati, esagonali, ramificati, fragili, spesso agglomerati in fiocchi. 
NEVE GRANULOSA FINA o NEVISCHIO

GRANULAR SNOW

Precipitazione nevosa composta di granuli di ghiaccio di dimensioni molto piccole (diametro in genere inferiore ad 1 mm), che non rimbalzano e non si rompono cadendo su terreno duro. 
NEVE GRANULOSA FRIABILE o NEVE TONDA

SOFT HAIL

Precipitazione nevosa costituita di cristalli sferici del diametro da 2 a 5 mm. 
NEVI PERENNI, LIMITE DELLECostituisce la demarcazione tra territori innevati tutto l'anno e i territori sgomberi da neve. Dipende dalla posizione altimetrica del territorio, dalle temperature medie, dalla latitudine ed anche dal volume delle precipitazioni solide. 
NIMRODProgetto sviluppato negli Stati Uniti (presso Chicago), nell'ambito del quale Wakimoto ha descritto l'evoluzione del fronte delle raffiche in quattro stadi. 
NOME 
IN 
CODICE
Termine indicativo che serve a designare la forma simbolica nel linguaggio corrente. In certi casi, questo N. di C. è incluso come prefisso simbolico nella forma simbolica e permette, nelle trasmissioni, di identificare senza esitazione il tipo di messaggio (ad esempio, SPECI, TAF, ecc.). 
NON DIVERGENZA, LIVELLO DI (LND)

LEVEL OF NON-DIVERGENCE

Il principio di compensazione di Dines stabilisce che deve esistere almeno un livello di non divergenza nella troposfera. Questo livello è chiamato "livello di non divergenza" (LND). Generalmente si trova intorno ai 550 hPa, ma può essere molto variabile in relazione alla stabilità atmosferica. Se si verifica convergenza al di sopra del LND, deve manifestarsi divergenza al di sotto, e viceversa. 
NUBEInsieme di piccolissime particelle di acqua (liquida) o di ghiaccio, oppure dell'una e dell'altro insieme, in sospensione nell'atmosfera.
Essa può anche contenere particelle d'acqua, allo stato liquido o solido, di dimensioni più grandi, e particelle provenienti, per esempio, da vapori industriali, da fumo, da polveri.
 
NUBE, LUMINANZA DI UNAE' determinata dalla quantità di luce riflessa, diffusa e trasmessa dalle particelle che la compongono. 
NUBIFRAGIOPrecipitazione estremamente violenta di carattere temporalesco, che in breve tempo rovescia al suolo grandi quantità di acqua, producendo ingrossamento e straripamento dei corsi d'acqua, allagamenti e frane. Secondo certi autori si può parlare di nubifragi soltanto se la durata è di almeno mezz'ora e l'intensità di precipitazione di almeno 40 mm in mezz'ora, di 60 in un'ora, di 70 in due ore, di 80 in tre ore (BILANCINI). 
NUBI NOTTILUCENTINubi probabilmente composte da fini polveri cosmiche. 
NUMERICHE, TECNICHE(Previsione numerica). Tecniche a cui è necessario ricorrere per riuscire a discretizzare le equazioni primitive regolanti l'evoluzione dello stato dell'atmosfera su una griglia spazio-temporale, in quanto queste equazioni non hanno soluzione analitica. Le principali T.N. utilizzate per rappresentare su un reticolo finito i termini delle varie equazioni sono le seguenti:
- Schemi alle differenze finite
- Tecniche spettrali
- Tecniche pseudospettrali
- Schemi agli elementi finiti
- Schemi di interpolazione.
 
NWCSAFSAF (Satellite Application Facility) per il supporto al nowcasting e alle previsioni a brevissimo termine. E' uno dei due SAF "pilota" ed è sotto la responsabilità del Servizio meteorologico spagnolo (INM). L'obiettivo è quello di sviluppare software operativi in grado di produrre una serie di prodotti ritenuti chiave per il supporto al nowcasting, usando i dati provenienti dagli attuali satelliti polari NOAA e dai i satelliti EUMETSAT MSG (geostazionario) ed EPS (polare). La parte dello sviluppo dei software per i dati da satelliti polari è sotto la responsabilità diretta del SMHI, mentre quella per la produzione del software per i dati dell'MSG è sotto la responsabilità del INM, supportato da Meteo France, dallo ZAMG e dallo SMHI (diapositiva di Paolo Rosci, 2° Corso Aggiornamento Previsori Meteo).  

O

OMOPAUSASuperficie limite, posta ad una quota prossima ai 90 km, che separa l'omosfera dalla soprastante eterosfera. 
OMOSFERA o NEUTROSFERARegione dell'atmosfera che si estende dalla superficie terrestre fino a circa 100 km, ed in cui la composizione chimica dell'aria resta costante e vale la legge dei gas perfetti. 
ONDA SIGNIFICATIVAOnda rappresentativa della severità dello stato del mare. 
ONDA SIGNIFICATIVA, METODO DELL'Noto anche come metodo SMB [Sverdrup and Munk, (1943, 1947), Bretshneider (1958)]. Metodo adoperato per caratterizzare lo stato del mare in un paraggio nel breve periodo (ordine di grandezza dell'ora). Fornisce l'altezza ed il periodo dell'onda significativa a partire da relazioni empiriche in termini della velocità del vento, dell'estensione del fetch e della durata dell'evento eolico. Questo metodo è stato più volte migliorato e costituisce l'approccio di previsione più largamente utilizzato, a causa della sua semplicità ed efficienza.  
ONDE LUNGHEVastissimi meandri estesi da 3000 a 6000 km, osservabili nella troposfera superiore e nella stratosfera inferiore (tra i 4 e i 16 km di quota), che traslano generalmente verso est e si rinnovano con continuità, originandosi di preferenza dal lato sottovento delle alte montagne del globo. 
ORBITA ASCENDENTE(Telerilevamento). Orbita percorsa da un satellite eliosincrono nel suo moto dall'emisfero australe a quello boreale, rispetto all'equatore. 

OSSERVAZIONI METEOROLOGICHE RADAR, SERVIZIO DI

(Organizzazione). E' svolto dal CMR o dalle Sezioni meteorologiche (UMA) designati ad effettuare osservazioni meteorologiche delle nubi e delle idrometeore mediante l'uso di apparecchiature radar installate al suolo. Le sedi presso cui è svolto il S. di O.M.R. sono opportunamente scelte per poter soddisfare sia le esigenze della meteorologia sinottica, sia quelle dell'assistenza meteorologica alla navigazione aerea (da "Istruzione MET n.6/81").

 
OZONOOssigeno la cui molecola è formata da tre atomi invece che da due come per l'ossigeno normale. 
OZONOSFERARegione dell'atmosfera compresa tra 15 e 60 km d'altezza, in cui l'ozono si presenta in percentuale più sensibile (massima verso i 25 km). Essa assorbe la radiazione ultravioletta proveniente dal Sole e rende così possibile la vita sulla Terra. 

P

PALLONE-
SONDA
Con i P.S. furono effettuati i primi sondaggi aerologici. Il P.S. portava degli apparecchi registratori i quali ridiscendevano al suolo mediante un paracadute dopo lo scoppio del pallone in quota. Questo metodo presentava l'inconveniente di non consentire l'esame del sondaggio fino a che non fossero stati recuperati i registratori. 
PARAMETRIZZAZIONE(Previsione numerica). Procedura matematica per cui i fenomeni sub-grid (cioè non risolti dalla griglia), sono presi in considerazione attraverso i loro effetti statistici sui flussi di scala più grande. La P. si rende necessaria poiché detti fenomeni non possono essere inclusi esplicitamente nei modelli numerici di previsione,in quanto nelle equazioni discretizzate si possono descrivere solo i fenomeni che avvengono su scala due volte più grande della larghezza di griglia. 
PARASSITI ATMOSFERICIParticolari disturbi originati dai temporali che rendono difficile o persino impossibile l'uso delle radiocomunicazioni agli aerei che volano in vicinanza della zona temporalesca. 
PARTICELLA D'ARIAPiccola massa d'aria con proprietà termodinamiche costanti in ogni suo punto e che non si mescola e non scambia calore con l'ambiente circostante. 
PENMAN, FORMULA DIFormula climatologica che consente di calcolare l'evaporazione. Tiene conto del bilancio della radiazione, della velocità del vento e dell'umidità dell'aria. 
PERIODO DI RIVISITAZIONEIntervallo di tempo impiegato da un satellite artificiale eliosincrono a completare un ciclo di acquisizione di tutto il globo terrestre.  
PIATTAFORMA(Telerilevamento). L'intero sistema sul quale sono montati i sensori, ossia gli apparati che trasformano l'energia elettromagnetica proveniente da una superficie in un segnale elettrico. 
PIXEL(Telerilevamento). Elemento di superficie minima riconoscibile in un'immagine. 
PLAN-POSITION INDICATOR
(PPI)
(Radarmeteorologia). Tipo di indicatore adoperato in radarmeteorologia. Si tratta di un oscillatore che offre una veduta panoramica degli echi.  
POLAR LOWCiclone subsinottico, dell'ordine di centinaia di km. Vedi anche COMMA. 
POLIGONO 
DEI VENTI
Rappresentazione grafica delle statistiche dei venti. Risultano evidenziate le più frequenti direzioni del vento. 
POLVERE DI DIAMANTE

Precipitazione molto fine sottoforma di cristalli di ghiaccio. Si verifica quando il freddo è molto intenso, a partire dai -5°C sino ai -10°C circa.

 
POZZETTOLa vaschetta del barometro a mercurio. 
PLANETARIE, ONDEVedi ROSSBY, ONDE DI. 
PRECIPITAZIONE (ATMOSFERICA)

PRECIPITATION

Termine generico per tutte le idrometeore costituite da un insieme di particelle d'acqua, liquide o solide, cristallizzate o amorfe, che cadono dalle nubi e raggiungono la superficie terrestre. Comprende quindi la pioggia, la neve, la grandine, ecc. 
PRESSIONE ATMOSFERICAPressione esercitata su ogni unità di superficie terrestre da una colonna d'aria, che ha come base questa unità di superficie e come altezza il limite superiore dell'atmosfera a partire dal livello del mare. 
PRESSIONE ATMOSFERICA VERAL'altezza barometrica letta allo strumento, corretta dell'errore strumentale segnalato dalla casa costruttrice e ridotta alle condizioni normali. 
PRESSIONE ATMOSFERICA, VARIAZIONE DIURNA DELLAVariazione regolare della pressione atmosferica legata all'insolazione. Presenta il seguente andamento: aumenta dalle ore 3 alle ore 9, diminuisce dalle ore 9 alle ore 15, aumenta di nuovo dalle ore 15 alle ore 21 e torna a diminuire dalle ore 21 alle ore 3. Si osserva che il massimo del mattino è più do quello della sera mentre il minimo del pomeriggio è più accentuato di quello del mattino. L'ampiezza di queste oscillazioni della pressione raggiunge anche i 3 hPa ed è molto regolare nelle regioni tropicali, mentre in quelle temperate è meno evidente e raggiunge appena 1 hPa. 
PRESSIONE ATMOSFERICA, VARIAZIONE IRREGOLARE O APERIODICA DELLAVariazione della pressione atmosferica causate dallo spostamento delle perturbazioni. 
PRESSIONE NORMALEPressione esercitata al livello del mare da una colonna di mercurio alta 760 mm, della sezione di 1cm2, alla temperatura di 0°C ed alla latitudine di 45°. 
PRINCIPIO DI CONSERVAZIONE DELL'ENERGIA(Primo principio della termodinamica). Il lavoro compiuto durante l'espansione dev'essere bilanciato da una uguale diminuzione dell'energia interna della massa d'aria. Poiché l'energia interna è proporzionale alla temperatura, durante l'espansione la massa d'aria si raffredda, mentre una massa d'aria che viene compressa subisce un riscaldamento. I cambiamenti di temperatura dovuti all'espansione o compressione di un gas, senza che vi sia scambio di calore con l'esterno, vengono detti adiabatici. 
PROCESSI RADIATIVIProcessi che non possono essere inclusi esplicitamente nei modelli numerici di previsione, in quanto la loro fisica di base agisce a livello molecolare e per i quali, quindi, sono sempre necessari schemi di parametrizzazione. 
PROCESSI 
UMIDOADIABATICI
Movimenti ascendenti e discendenti dell'aria satura senza scambio di calore con l'esterno. 
PROMONTORIOForma secondaria dell'anticiclone. Si tratta di un incuneamento dell'area di alta pressione, da cui talvolta si stacca per formare un centro anticiclonico indipendente. All'opposto dell'asse della saccatura, l'asse del P. non può mai coincidere con un fronte. 
PSEUDOADIABATICO, GRADIENTEVedi GRADIENTE ADIABATICO SATURO. 
PSEUDOSPETTRALI, TECNICHE(Previsione numerica). Tecniche numeriche che utilizzano una serie spettrale troncata per approssimare le derivate; con questa tecnica ibrida le operazioni lineari e quelle che coinvolgono derivate avvengono nello spazio delle frequenze, mentre le moltiplicazioni non lineari vengono calcolate nello spazio delle configurazioni. In linea teorica, le T.P. sono più facilmente adattabili ai LAM rispetto alle tecniche spettrali. 
PSEUDO-TEMPERATURA DI BULBO BAGNATO

(Tsw)

Temperatura che viene ad acquistare una particella d'aria umida dopo che venga fatta espandere adiabaticamente fino alla saturazione (sollevamento adiabatico secco), e venga quindi riportata alla pressione iniziale con un processo adiabatico saturo, con immissione di vapore dall'esterno. 
PULVISCOLO ATMOSFERICOComposto di innumerevoli piccolissime particelle di sostanze organiche ed inorganiche, che per la loro leggerezza si trovano in sospensione nell'aria, specialmente negli strati inferiori in quantità e qualità molto variabili a seconda dei luoghi. Ha un ruolo importante nei processi di condensazione. 

Q

QFEVoce del codice internazionale impiegato nelle radiotrasmissioni. Esprime la pressione atmosferica corrispondente al livello del barometro; in pratica, indica la pressione al livello dell'aeroporto. Quando venga inserito in un altimetro di bordo, fa sì che esso indichi le altezze al di sopra della pista: all'atterraggio l'altimetro indica zero. 
QFFPressione ridotta al livello del mare. La regolazione degli altimetri sul QFF è stata abbandonata nell'aviazione, sebbene permetta al pilota di un aeromobile in navigazione di confrontare la sua altitudine con quella dei rilievi con una approssimazione abbastanza buona. Il QFF è utilizzato solamente per riportare il valore della pressione sulle carte meteorologiche al suolo. 
QNHValore della pressione che si avrebbe al livello del mare se, partendo dal valore della pressione letta al livello dell'aeroporto (pressione vera), si aggiungesse a questa l'aliquota di pressione che compete in atmosfera tipo all'altitudine della stazione rispetto al livello medio del mare.

Col valore del QNH si mette in grado il pilota dell'aereo di regolare l'altimetro di bordo in modo che il suo indice si disponga sul valore della quota dell'aeroporto al momento dell'atterraggio.

 

R

RADIANZA SPETTRALEQuantità di  energia emessa per unità di superficie e per unità di intervallo di lunghezza d'onda da un corpo nero che si trovi ad una temperatura assoluta T. 
RADIAZIONE ELETTROMAGNETICAIn accordo con la teoria ondulatoria, può essere descritta come un'onda piana armonica che si propaga nello spazio, consistente in due campi di forza, elettrico e magnetico, ortogonali fra loro e rispetto alla direzione di propagazione. Essa viene definita dalla lunghezza d'onda e dalla frequenza.  
RADIAZIONE GLOBALERadiazione ricevuta da una superficie unitaria orizzontale, somma della radiazione diretta del Sole ridotta all'orizzonte e di quella riflesso-diffusa dal cielo e dai sistemi nuvolosi (detta anche diffusione). Di norma viene espressa in cal cm-2 min-1. 
RADIAZIONE TERRESTRERadiazione emessa dalla superficie terrestre (e dall'atmosfera) nella parte dello spettro relativa alle onde lunghe, cioè nell'infrarosso. 
RADIOVENTO

RAWIN

Misura precisa del vento in quota (anche con cielo coperto) ottenuta per mezzo delle radiosonde o dei palloni-sonda, la cui traiettoria viene seguita mediante un radar (o altro procedimento radioelettrico). 
RAFFREDDAMENTO DINAMICOUna delle cause prevalenti della condensazione del vapor acqueo nell'atmosfera. Il raffreddamento avviene per diminuzione della pressione dovuta all'ascesa dell'aria dalla sua posizione iniziale. 
RAPPORTO
 DI
 MESCOLANZA
o di MESCOLAMENTO
Quantità di vapore acqueo in grammi contenuta in 1 kg di aria secca. 
RAPPORTO DI MESCOLAMENTO ALLA SATURAZIONEIndica il numero di grammi di vapore acqueo necessario per saturare 1 chilogrammo d'aria secca a temperatura e pressione fissate. Sul diagramma termodinamico, le linee di ugual r. di m. alla s. sono indicate da linee tratteggiate oblique. 
REYNOLDS, NUMERO DI

(Re)

Indica se un fluido scorre in condizioni di regime laminare o turbolento. Rappresenta il prodotto della densità di una lunghezza caratteristica e di una velocità caratteristica, tutto diviso per il coefficiente di viscosità. E' adimensionale, ossia è un numero puro. Fino a che questo numero è piccolo, il flusso rimane laminare.  
RHI(Radarmeteorologia). Detto anche schermo di tipo E. Presenta l'ostacolo in distanza ed altezza, lungo l'azimut del fascio emesso dal radar. Esso non indica l'azimut dell'ostacolo, e, come per il tipo A, indica con buona approssimazione la profondità in distanza dell'eco, specie degli echi meteorologici. 
RIFLESSIONE DIFFUSA

DIFFUSE REFLECTION

Riflessione a cui è soggetta un'onda elettromagnetica incidente su una superficie rugosa, con sparpagliamento dell'energia in modo più o meno uniforme in tutte le direzioni. 
RIFLESSIONE SPECULARE

SPECULAR REFLECTION or REGULAR REFLECTION

(Telerilevamento). Riflessione in una direzione precisa, determinata dalle leggi dell'ottica geometrica, a cui è soggetta un'onda elettromagnetica incidente su una superficie liscia.  
RILEVAMENTO RADAROperazione con cui si individua la direzione del bersaglio mediante l'angolo compreso tra un piano verticale di riferimento passante per il punto di osservazione, e il piano verticale contenente questo punto e il punto che si vuole rilevare. 
RISOLUZIONE GEOMETRICA(Telerilevamento). Distanza entro la quale due oggetti appaiono distinti. 
RISOLUZIONE RADIOMETRICA

RADIOMETRIC RESOLUTION

(Telerilevamento). Minima differenza di intensità che un sensore è capace di rilevare e misurare tra due valori di energia raggiante. 
RISOLUZIONE SPETTRALE(Telerilevamento). Risoluzione data dalla larghezza della banda (intervallo di lunghezza d'onda) dei canali impiegati.  
RISOLUZIONE TEMPORALE(Telerilevamento). Tempo intercorso tra due immagini successive della stessa area. 
ROSSBY, NUMERO DI

R

(meteorologia dinamica). Grandezza adimensionale introdotta per comprendere la scala di moto di un particolare fenomeno. E' definito dal rapporto tra la velocità tipica del fenomeno (U), il parametro f di Coriolis e la lunghezza caratteristica L: R = U/fL. 
ROSSBY, ONDE DIDette anche onde planetarie. Grandi ondulazioni nel flusso delle correnti dovute alla variazione della forza di Coriolis con la latitudine. 
ROVESCIOPrecipitazione di acqua allo stato liquido o solido, di breve durata e forte intensità; le gocce d'acqua o le particelle che costituiscono questa precipitazione sono più grosse ed hanno maggiore velocità di caduta che nelle precipitazioni ordinarie.  
RUGIADAGocce d'acqua che si formano e si depositano sulle superfici fredde e che sono dovute alla condensazione del vapore acqueo contenuto nell'aria limpida circostante; si forma generalmente nelle notti serene a causa del raffreddamento, per irraggiamento, delle superfici stesse. 
RUNWAY VISUAL RANGE

(RVR)

Distanza fino alla quale il pilota (i cui occhi per convenzione devono trovarsi 5 metri al di sopra dell'asse della pista), a bordo di un aeromobile posto sull'asse della pista, può vedere i segnali o le luci che delimitano la pista o che illuminano il suo asse. 

S

SACCATURA

Forma secondaria delle depressioni. Può presentarsi come una lingua o un prolungamento di bassa pressione o come una striscia di bassa pressione compresa fra due regioni di alta pressione. L'asse della S. spesso coincide con un fronte, che delimita due masse d'aria di diverso stato fisico.

 
SALINITA'

Il totale ammontare dei materiali solidi, espressi in grammo su un kilogrammo di acqua di mare, quando tutti i carbonati sono stati trasformati in ossidi, i bromuri e gli ioduri sostituiti dai cloruri e tutta la materia organica è stata completamente ossidata.

 
SATELLITE APPLICATION FACILITIES

(SAF)

(Telerilevamento). Progetto elaborato nel corso del 21° Council dell'EUMETSAT (Novembre 1992) con l'obiettivo di fornire ai Servizi meteorologici degli stati membri, prodotti operativi in grado di sfruttare al meglio l'enorme mole di dati da satellite ormai disponibile. I prodotti sono realizzati congiuntamente in modo da unire ed utilizzare le migliori conoscenze scientifiche e ridurne i costi di sviluppo. A tale scopo, sono stati costituiti dei consorzi di Servizi meteorologici nazionali, ognuno dei quali con un ben preciso obiettivo in termini di software e prodotti operativi da produrre, con un Servizio Meteorologico di riferimento ed altri che collaborano allo sviluppo (diapositiva di Paolo Rosci).

 
SATELLITI METEOROLOGICI

(Telerilevamento). Satelliti artificiali che orbitano nello spazio ad altezze tali che il loro campo di vista abbracci aree di superficie terrestre inosservabili da nessun osservatorio terrestre fisso. Grazie ai S.M. è possibile il rilevamento su ampia scala delle formazioni nuvolose associate ai fronti atmosferici e di quelle proprie di una depressione. E così pure sono bene individuate anche le nubi temporalesche dovute ad aria fredda in quota o a vortici freddi.

 

SATEM

(Telerilevamento). Messaggio di osservazione da satelliti meteorologici polari della serie NOAA.

 

SATOB

(Telerilevamento). Messaggio di osservazione da satelliti meteorologici geostazionari. Contiene informazioni sulla temperatura del top delle nubi e su direzione e velocità del vento calcolate tramite il movimento delle nubi stesse. Oltre a queste informazioni, il SATOB fornisce anche la temperatura della superficie, la percentuale di nuvolosità in una determinata regione, dati relativi all'umidità e alla radiazione entrante e uscente dalla Terra.

 
SCACCIANEVESollevamento della neve dal suolo, dovuto a vento forte e turbolento; in tal modo le particelle di neve possono essere sollevate in quantità sufficiente per determinare riduzioni di visibilità più o meno sensibili. 
SCACCIANEVE ALTOScaccianeve in cui la neve viene sollevata in quota in misura tale che, all'osservatore, il cielo ed anche il Sole risultino velati. 
SCACCIANEVE BASSO o AL SUOLOScaccianeve in cui la neve viene sollevata così poco dal suolo che la visibilità al livello dell'occhio dell'osservatore non ne risulta sensibilmente ridotta. 
SCALA
 CENTIGRADA
Ha due punti fissi, lo "zero" e il "cento", in corrispondenza di due ben determinati fenomeni fisici. Si attribuisce lo "zero" al ghiaccio fondente, il "cento" ai vapori dell'acqua in ebollizione. La scala viene suddivisa in 100 parti; si ottengono così 100 intervalli che si dicono gradi. I valori forniti si indicano con °C. 
SCALA SINOTTICAComprende tutti quei fenomeni che si svolgono su lunghezze dell'ordine delle migliaia di chilometri. 

SCATTEROMETRO

SCATTEROMETER

(Telerilevamento). Strumento installato a bordo del satellite polare nippo-americano ADEOS_II e su quelli europei ERS-2 ed ENVISAT.

 
SCHARLAU,
 CURVA DI
Curva determinata sperimentalmente da K.SCHARLAU, i cui punti definiscono, su un diagramma cartesiano, per ogni valore di umidità relativa, le corrispondenti temperature dell'aria oltre le quali l'organismo umano medio e sano accusa disagio fisiologico. Vedi anche TEMPERATURE LIMITE PER IL DISAGIO CLIMATICO FISIOLOGICO. 
SCHEMI AGLI ELEMENTI FINITI(Previsione numerica). Tecniche numeriche utilizzate per cercare di minimizzare l'errore tra le soluzioni reali e quelle approssimate delle equazioni differenziali, utilizzando una funzione come base. Sono molto apprezzate nei LAM perché molto accurate, in particolare per rappresentare schemi di avvezione. 
SCHEMI ALLE DIFFERENZE FINITE

(Previsione numerica). Tecniche numeriche che utilizzano sviluppi in serie di Taylor opportunamente troncati per approssimare i termini differenziali. Trovano larga applicazione nei modelli locali, grazie soprattutto alla relativa semplicità con cui si riescono a rappresentare le equazioni sul grigliato  ed alla loro semplicità concettuale.

 
SCHEMI DI INTERPOLAZIONE

(Previsione numerica). Tecniche numeriche molto usate per i LAM ed in cui l'andamento delle variabili dipendenti è approssimato mediante l'uso di polinomi.

 
SELLAUna delle forme bariche principali. Può formarsi in una regione compresa fra due coppie di cicloni ed anticicloni disposti a croce. Le isobare assomigliano a due rami di iperbole. 

SEMI-MOMENTUM, METODO DEL

(Previsione numerica). Metodo proposto da SHUMAN ("Numerical Experiments with the Primitive Equations", Met.Soc.Japan, Tokio, 1962) per evitare l'instabilità non lineare (aliasing). Consiste nell'effettuare in ogni punto una media dei termini non lineari su una maglia quadrata di lato Dx. GRAMMELTVEDT ("A survey of finite-difference schemes for the primitive equations for a barotropic fluid", Mon.Weath.Rev., Washington, 1969) ha dimostrato che, usando tale accorgimento, l'instabilità non lineare sopravviene molto tardi, circa dopo trenta giorni.

 
SENSIBILITA' 
DI UNO STRUMENTO
La sensibilità di uno strumento è rappresentata dallo scarto minimo apprezzabile sulla scala di uno strumento. 
SENTIERI DI VORTICI, 
TEORIA DEI
Teoria elaborata da Theodore Von Kármán negli anni 1911-12 secondo cui un corpo cilindrico, immerso in una corrente fluida che scorre perpendicolarmente al suo asse, produce una serie a catena di vortici sottovento. 
SHEAR ORIZZONTALE DEL VENTOVariazione del vento in una direzione orizzontale. 
SHEAR VERTICALE DEL VENTOVariazione del vento con l'altezza. 
SINOTTICA, SCALAVedi SCALA SINOTTICA. 
SINOTTICHE, REGOLEComprendono esperienze pratiche e semplici rapporti teorici relativamente alla distribuzione dei vari elementi meteorologici, ad esempio l'andamento della temperatura e della pressione atmosferica e gli spostamenti delle zone di alta e bassa pressione in riferimento a situazioni precedenti. Vi si aggiungono poi dati sulla natura, proprietà e spostamento dei fronti atmosferici e l'individuazione delle correnti determinanti. Anche la situazione dei venti in quota è importante. 
SINOTTICI, TIPITipi di circolazione che sono più o meno abituali in determinate regioni. 
SITUAZIONI METEOROLOGICHE TIPICHEAttraverso osservazioni di una lunghissima serie di carte, si è giunti a chiarire esattamente i rapporti tra distribuzione della pressione e andamento del tempo. Le S.M.T. sono di grande aiuto nella previsione del tempo e si collegano alla presenza di fronti freddi o caldi. 

SLICE METHOD

(Metodo a strati). Metodo consistente in una visione più realistica della teoria particellare, poiché si considerano volumi d'aria non più puntiformi.

 
SODARSound Detection And Ranging. Radar acustico che sfrutta l'effetto Doppler. 
SODIOSFERARegione dell'alta atmosfera (circa 70 km di quota) in cui compare il sodio che, seppur in piccola proporzione (concentrazione massima 10-8%), ha notevole importanza nei fenomeni luminosi. 
SONDAGGIO AEROLOGICOSondaggio verticale dell'atmosfera effettuato con lo scopo di misurare i valori della pressione, della temperatura e dell'umidità al di sopra di un determinato luogo. 
SPESSORE EQUIVALENTE

EQUIVALENT THICKNESS

Si basa sull'aumento di temperatura che si avrebbe se tutta l'acqua contenuta condensasse. Il vantaggio che si ottiene usando questo parametro modificato consiste in una maggiore definizione dei gradienti frontali.

Vedi anche: carta degli spessori equivalenti.

 
SPETTRALE, METODOMetodo introdotto da Gelci (1957) per caratterizzare lo stato del mare in un paraggio nel breve periodo. Tiene in conto gli effettivi processi che governano la generazione del moto ondoso, le interazioni tra le diverse componenti armoniche e la dissipazione di energia dovuta ai frangimenti parziali. Si basa sulla soluzione dell'equazione di bilancio energetico spettrale in termini di uno spettro bidimensionale le cui componenti di frequenza e direzione costituiscono gli elementi di una matrice. Vedi anche ONDA SIGNIFICATIVA, METODO DELL'. 
SPETTRALE, MODELLO

SPECTRAL MODEL

(Previsione numerica). Modello numerico di previsione in cui, per aggirare il problema del trattamento dei termini avvettivi lineari e per limitare il problema degli errori di troncamento, invece di rappresentare i campi orizzontali per mezzo di una discretizzazione a punti di griglia, li si decompone in componenti di Fourier (o in un'altra qualsiasi base ortonormale (per esempio, armoniche sferiche per un dominio sferico). Operando in tal modo, si può superare il problema della instabilità CFL ed aumentare il time step e si riduce l’errore di troncamento dovuto al calcolo delle derivate spaziali. 
SPETTRALI, TECNICHE

SPECTRAL TECHNIQUES

(Previsione numerica). Tecniche numeriche in cui le variabili dipendenti vengono trasformate nello spazio delle frequenze usando una funzione come base (ad esempio, la trasformata di Fourier). Le T.S. sono molto accurate e permettono di eliminare il fenomeno dell'aliasing. Il metodo consiste nell'approssimare le variabili che compaiono nelle equazioni con una serie di Fourier. Le T.S. trovano applicazione nei modelli a scala globale. 
SPETTRO ELETTROMAGNETICOInsieme continuo di tutte le radiazione elettromagnetiche ordinate secondo la loro lunghezza d'onda l, o la frequenza n. 
SPLIT WINDOW TECHNIQUE

SWT

(Telerilevamento). Tecnica della finestra tagliata. Metodo basato su algoritmi mediante cui è possibile ottenere una valutazione approssimata della correzione da apportare alla temperatura di radianza telerilevata, essendo questa sempre inferiore alla temperatura vera della superficie a causa soprattutto dell'assorbimento del vapor d'acqua atmosferico. 
SPONGE METHOD(Previsione numerica). (Anthes, 1983; Pielke, 1984). Una delle tecniche più comuni utilizzata quando non si dispone per i LAM di informazioni provenienti da un modello ad area maggiore o comunque si ritiene di dover descrivere un fenomeno scarsamente influenzato da quanto avviene al di fuori del dominio di simulazione. Mediante questa tecnica viene introdotta una viscosità crescente vicino ai bordi laterali del dominio in modo da smorzare le onde che si propagano verso l'esterno prima che possano riflettersi all'interno.  
STATO DEL MARE Agitazione locale del mare dovuta agli effetti combinati del mare di vento e del mare lungo (o mare morto). 
STAU o ADDOSSAMENTO OROGRAFICOFenomeno caratteristico dovuto a correnti d'aria che incontrano un ostacolo orografico. Sul lato sopravento si manifesta con scorrimento ascendente dell'aria, raffreddamento e condensazione del vapore acqueo. 
STEFAN-
BOLTZMANN, 
LEGGE DI
Un perfetto radiatore (corpo nero) emette nel vuoto una quantità di energia proporzionale alla quarta potenza della sua temperatura assoluta. 
STOKES, TEOREMA DILa circuitazione lungo una linea chiusa è uguale al prodotto dell'area racchiusa dalla linea per la vorticità. 
STRATO DRegione della mesosfera che ha la capacità di riflettere le onde lunghe impiegate nelle radiocomunicazioni. 
STRATO LIMITE PLANETARIO

PLANETARY BOUNDARY LAYER

Planetary Boundary Layer (PBL). Porzione inferiore di atmosfera modificata profondamente dai flussi di quantità di moto, di calore e di umidità provenienti dalla superficie terrestre. Di solito la si considera suddivisa in due substrati (Bergstrom, 1986). In prossimità della superficie terrestre si trova una superficie o strato "interno" che copre circa il 10% dello spessore dello S.L.P. I flussi turbolenti e la direzione del vento sono più o meno costanti con l'altezza in questa regione. Lo strato superficiale viene spesso descritto attraverso la teoria della similarità di Monin-Obukhov. La parte superiore dello S.L.P. è nota come "esterno" o anche strato di Ekman (Ekman Layer, E.L.). Contrariamente allo strato superficiale, lo strato di Ekman è caratterizzato dalla variazione dei flussi turbolenti e dalla rotazione del vettore vento con l'altezza.

Approfondimento
STRATOPAUSALimite superiore dello strato d'inversione dell'alta stratosfera (ordinariamente verso i 50-55 km, dove la pressione atmosferica è di 1 hPa). 
STRATOSFERARegione (situata fra la tropopausa e la stratopausa) in cui la temperatura va generalmente crescendo con l'altezza. 

STRATWARMING

Aumento della temperatura della stratosfera. Spesso, uno S. precede un'ondata di freddo sull'Europa centrale che, dopo circa una decina di giorni, finisce per interessare anche l'Italia. Secondo le teorie della teleconnessione, uno S. intenso, caratterizzato da un vigoroso riscaldamento, può generare violente ondate di gelo.

 
STRUMENTI INDICATORIStrumenti che consentono la lettura di un determinato campo di misura, limitatamente in genere al momento dell'osservazione. 
STRUMENTI REGISTRATORIStrumenti che permettono di osservare la continuità e l'andamento di un determinato campo meteorologico in funzione del tempo. 
SUBADIABATICO, GRADIENTEVedi GRADIENTE SUBADIABATICO. 
SUBSIDENZAMovimento discendente dell'aria, con trasporto delle sue proprietà. 
SUBSIDENZA OROGRAFICAVedi FOEHN. 
SUOMI RADIOMETERPrimo strumento meteorologico pienamente funzionante montato su un satellite orbitante, l'Explorer 7, lanciato il 13 ottobre 1959. Sviluppato da Verner Suomi e dai colleghi dell'Università del Wisconsin, consisteva di emisferi, verniciati o di bianco o di nero, dotati di specchi in alluminio retromontati, e posti sull'equatore di un satellite ruotante. 
SUPERADIABATICO, GRADIENTEVedi GRADIENTE SUPERADIABATICO. 
SUPERFICIE LISCIA(Telerilevamento). S. le cui asperità hanno dimensioni più piccole rispetto alla lunghezza d'onda della radiazione incidente. Se le asperità sono più grandi, la S. è detta rugosa.  
SUPERFICIE RUGOSA(Telerilevamento). S. le cui asperità hanno dimensioni più grandi rispetto alla lunghezza d'onda della radiazione incidente. Se le asperità sono più piccole, la S. è detta liscia.  
SUPERFICI ISOBARICHESuperfici di uguale pressione, impiegate per rappresentare la distribuzione della pressione nello spazio. Su ogni superficie isobarica la pressione ha sempre lo stesso valore. 
SUPERFICI ISOTERMICHESuperfici di eguale temperatura, impiegate per rappresentare il campo della temperatura nello spazio. 

T

TABELLE PSICROMETRICHETabelle mediante cui, dalla differenza di temperatura tra termometro asciutto e termometro bagnato, si ricava direttamente il valore dell'umidità relativa e della temperatura del punto di rugiada. Le normali T. per ricavare il valore dell'umidità relativa e della temperatura di rugiada sono calcolate la pressione vera di 1000 hPa. Quando però la pressione vera è diversa da 1000 hPa occorre apportare delle correzioni già calcolate su una tabella aggiuntiva. L'operatore dovrà ancora riferirsi ad altre tabelle nel caso in cui il bulbo del termometro rivestito è coperto di ghiaccio. 
TBUS

(Telerilevamento). Messaggi che riportano le informazioni dei satelliti statunitensi. Forniscono dati orbitali dei satelliti in orbita polare e vengono trasmessi ogni giorno alle 1900 UTC sulla rete GTS (Global Telecommunication Service).

 
TELERILEVAMENTOComplesso di teorie, tecniche di ripresa e metodi di elaborazione ed interpretazione di immagini che permettono di ottenere informazioni su oggetti, superfici o fenomeni mediante l'osservazione a distanza, ossia senza il contatto diretto con essi. 
TEMPERATURA CONVETTIVA

CONVECTIVE TEMPERATURE

Temperatura che deve essere raggiunta presso il suolo per dare inizio alla formazione di nubi cumuliformi mediante riscaldamento solare degli strati atmosferici prossimi al suolo. Per ottenere la T.C. attraverso un diagramma termodinamico, bisogna prima tracciare il livello di condensazione per sollevamento convettivo, e poi seguire l'adiabatica secca in giù fino alla isobara relativa alla pressione al suolo. 
TEMPERATURA DELL'ARIA, VARIAZIONI ACCIDENTALI DELLALa temperatura dell'aria subisce delle variazioni regolari o accidentali. Le variazioni accidentali dell'aria sono legate allo stato del cielo, e quindi agli spostamenti delle varie perturbazioni atmosferiche, 
TEMPERATURA DELL'ARIA, VARIAZIONI REGOLARI DELLALa temperatura dell'aria subisce delle variazioni regolari o accidentali. Le variazioni regolari sono quelle a carattere diurno e legate all'altezza del Sole nel corso della giornata. In condizioni normali, la variazione diurna della temperatura è la seguente: incomincia ad aumentare subito dopo il sorgere del Sole per raggiungere il massimo un'ora o due dopo il passaggio del Sole al meridiano del luogo; successivamente diminuisce sino a raggiungere il valore minimo poco prima dello spuntare del Sole. 
TEMPERATURA DEL PUNTO DI BRINA
(tf)

FROST POINT

Temperatura alla quale si deve raffreddare l'aria umida affinché questa diventi satura rispetto al ghiaccio mantenendo costante la pressione di vapore. 
TEMPERATURA 
DEL PUNTO DI RUGIADA

(td)

DEW POINT

Temperatura alla quale, a parità di pressione, si può portare una massa d'aria umida perché la sua umidità specifica diventi massima e raggiunga quindi il suo punto di saturazione. 
TEMPERATURA 
DI BULBO 
BAGNATO

 (Tw o tw)

WET-BULB TEMPERATURE

E' la temperatura più bassa alla quale può raffreddarsi, mediante evaporazione, una massa d'aria a pressione costante. In termini più rigorosi, è definita come la temperatura che acquisterebbe una determinata massa d'aria quando, seguendo un processo adiabatico a pressione costante, venisse portata alla saturazione per evaporazione di acqua a spese del calore specifico ceduto dall'aria stessa. 
TEMPERATURA D'EFFETTOTemperatura che definisce una scala delle condizioni termiche equivalenti tra due situazioni ambientali paritetiche, una caratterizzata da determinati valori d'umidità e di movimento dell'aria e l'altra con calma di vento in condizioni di saturazione (umidità relativa al 100%),  nelle quali un organismo umano normale sperimenta identiche sensazioni fisiologiche di caldo o di freddo. 
TEMPERATURA EQUIVALENTE

(Te)

EQUIVALENT TEMPERATURE

Temperatura che una massa d'aria, tenuta a pressione costante, assumerebbe se il vapor acqueo in essa contenuto condensasse e se il calore latente di condensazione liberato fosse usato per aumentare la sua temperatura. Viene espressa in °C ed è costante nei processi umidoadiabatici. Si calcola aggiungendo alla temperatura effettiva dell'aria il prodotto di 2.5 per l'umidità specifica.

 

Come si calcola?

(vedasi G. Fea, Regolo per il calcolo delle umidità specifiche e delle temperature potenziale, equivalente, equivalente potenziale e dell'entropia, Riv.Met.Aer. n.2, Roma, 1939).

TEMPERATURA EQUIVALENTE POTENZIALE

(Qe)

EQUIVALENT POTENTIAL TEMPERATURE

E' la temperatura equivalente portata adiabaticamente a 1000 hPa. Per molti anni, la T.E.P. è stata considerata dai meteorologi molto importante, specialmente per l'identificazione della proprietà delle masse d'aria e delle loro trasformazioni. Al di là di ogni sopravvalutazione, essa comunque rende più agevole l'esame dell'instabilità connessa allo sviluppo dei temporali convettivi.

Come si calcola?

(vedasi G. Fea, Regolo per il calcolo delle umidità specifiche e delle temperature potenziale, equivalente, equivalente potenziale e dell'entropia, Riv.Met.Aer. n.2, Roma, 1939).

TEMPERATURA MEDIA DELLA TERRAEntro intervalli molto lunghi di tempo, è pressoché costante. 
TEMPERATURA PLANETARIA
 DELLA TERRA
Temperatura media del sistema Terra-atmosfera. 
TEMPERATURA POTENZIALE

(Q)

POTENTIAL TEMPERATURE

Temperatura che una massa d'aria, inizialmente a pressione p e temperatura T, assumerebbe se venisse portata adiabaticamente alla pressione di 1000 hPa. E' un elemento conservativo delle masse d'aria secche e il suo logaritmo è proporzionale all'entropia dell'aria. Generalmente, la T.P. aumenta con la quota.

Come si calcola?

(vedasi G. Fea, Regolo per il calcolo delle umidità specifiche e delle temperature potenziale, equivalente, equivalente potenziale e dell'entropia, Riv.Met.Aer. n.2, Roma, 1939).

TEMPERATURA POTENZIALE 
DI  BULBO 
BAGNATO

(Qw)

WET-BULB POTENTIAL TEMPERATURE

E' la temperatura di bulbo bagnato portata adiabaticamente a 1000 hPa. E' un elemento conservativo sia delle masse d'aria secche (ed umide non sature) sia delle masse d'aria sature. Rispetto alla temperatura pseudopotenziale (Qp), si presta meno agli usi pratici in quanto ad una data differenza di Qp corrisponde una differenza molto minore dei valori di Qw. 
TEMPERATURA PSEUDO-EQUIVALENTE

(TP)

E' la temperatura che assumerebbe una massa d'aria se essa fosse fatta salire e raffreddare adiabaticamente (processo adiabatico secco) fino a raggiungere la saturazione; successivamente fosse fatta raffreddare ancora adiabaticamente (processo adiabatico saturo) fino al limite dell'atmosfera, in modo da far condensare o precipitare totalmente il vapore acqueo contenuto, e, infine, venisse riportata adiabaticamente (processo adiabatico secco) alla pressione originaria con la sua temperatura aumentata del calore latente liberato. 
TEMPERATURA PSEUDO-
EQUIVALENTE POTENZIALE
Vedi TEMPERATURA PSEUDOPOTENZIALE. 
TEMPERATURA PSEUDO
POTENZIALE

(Qp)

Nome con cui è più comunemente nota la temperatura pseudo-equivalente potenziale. E' la temperatura pseudo-equivalente portata adiabaticamente a 1000 hPa. E' una grandezza conservativa sia delle masse d'aria secche (ed umide non sature) sia delle masse d'aria sature, e perciò abbastanza rappresentativa delle proprietà di un corpo d'aria omogeneo. Inoltre, è quasi-conservativa rispetto a variazioni di temperatura dovuta ad evaporazione di pioggia cadente, mentre non è conservativa per variazioni non adiabatiche di temperatura (ad esempio per radiazione) e di umidità. Nella pratica, risulta utile insieme alla temperatura potenziale per la valutazione delle condizioni di stabilità dell'atmosfera.

Come si calcola?

 

TEMPERATURA PSEUDO
POTENZIALE
 DI BULBO BAGNATO
E' la pseudo-temperatura di bulbo bagnato portata fino a 1000 hPa lungo l'adiabatica satura.Approfondimento
TEMPERATURA RAPPRESENTATIVA DI UNA MASSA D'ARIALa temperatura che una massa d'aria ha nella libera atmosfera. 
TEMPERATURA VIRTUALE

Tv

Temperatura a cui andrebbe portata una massa d'aria secca, perché, alla stessa pressione, avesse la stessa densità di una massa d'aria umida.

 

Come si calcola?
Temperature-Humidity Index (thi)Indice numerico che fornisce una valutazione esattamente opposta rispetto al Wind chill: esprime quanto del disagio bioclimatico è da addebitarsi all'azione del calore e dell'umidità atmosferica. Generalmente, valori superiori a 92 sono da considerarsi molto dannosi per l'organismo umano. 
TEMPO, TIPO DIComplesso di condizioni meteorologiche che possono essere associate a determinate configurazioni della circolazione. 
TEMPORALE DI MASSA D'ARIA o TEMPORALE DI CALORETemporale generato dal riscaldamento diurno della superficie del terreno o, in montagna, dall'incontro del vento con i pendii. Si forma prevalentemente durante le ore pomeridiane, e la sua durata oscilla mediamente fra i venti minuti e l'ora e mezzo. 
TEMPORALE DI NATURA FRONTALETemporale generato dall'innalzamento dell'aria più calda durante il movimento di un fronte. Poiché i temporali di natura frontale si spostano col fronte che li genera, possono durare anche diversi giorni, e, prima di esaurirsi, possono coprire distanze di migliaia di chilometri.  
TENDENZA BAROMETRICA

SURFACE PRESSURE TENDENCY

Variazione di pressione, registrata sul diagramma nell’intervallo di 3 ore, ossia tra un’osservazione sinottica e la precedente. 
TENSIONE 
DI 
VAPORE
Vedi PRESSIONE DI VAPORE. 
TERMICAMassa d'aria calda ascendente che si muove con velocità che va da pochi centimetri a qualche decina di metri al secondo. 
TERMOMETRO BAGNATOE' uno dei due termometri dello psicrometro. Il bulbo è ricoperto da una guaina di garza che viene imbevuta di acqua distillata. 
TERMOPAUSALimite superiore della ionosfera (o termosfera). 
THETAPLOTDiagramma di riferimento per il calcolo dell'indice di Showalter. 
TIFIGRAMMA DI SCHAWWDiagramma termodinamico avente in ascisse le temperature in scala lineare e in ordinate il logaritmo naturale della temperatura potenziale oppure l'entropia in scala lineare. 
TOPOGRAFIE ASSOLUTECarte topografiche dei vari livelli barici, costruite quota per quota con i dati dei sondaggi di tutte le stazioni. Oltre che mezzo di analisi e di utilizzazione sinottica dei dati in quota, esse permettono ai servizi meteo di assolvere i propri importanti compiti tecnici, come la previsione del tempo, l'assistenza al volo, ecc. 
TOPOGRAFIE RELATIVERappresentazioni grafiche delle altezze di una superficie isobariche rispetto non al livello del mare, ma ad un'altra superficie isobarica sottostante. Si costruiscono per conoscere il mutuo andamento di due superfici isobariche e cioè l'andamento di ognuna di esse rispetto all'altra. Ciò consente di vedere dove esse si avvicinano e dove si allontanano e quindi di conoscere l'andamento degli spessori dello strato d'aria limitato dalle due superfici isobariche. La conoscenza degli spessori fornisce indicazioni sulla densità e quindi sulla presenza di corpi d'aria fredda (bassi spessori) e di aria calda (alti spessori). 
TRAIETTORIA DI UNA PARTICELLA D'ARIA

TRAJECTORY OF AN AIR PARCEL

(meteorologia dinamica) Il percorso seguito da una particolare particella d'aria in un periodo di tempo finito. 
TROMBAE' una particolare idrometeora, caratterizzata da un moto vorticoso e violento dell'aria, che discende dalla base di un cumulonembo ben sviluppato. Il movimento rotatorio forma un tipico imbuto (o cono) con la base in alto; nell'interno del vortice vi è una depressione, talvolta anche notevole. 

TRONCAMENTO, ERRORE DI

(Previsione numerica). Errore che si manifesta nei modelli numerici di previsione quando si sostituiscono le equazioni a forma continua con quelle alle differenze finite. Genera irregolarità che possono crescere e sovrapporsi come un rumore alle onde meteorologiche.

 
TROPOPAUSASuperficie di discontinuità abbastanza netta, caratterizzata, tra l'altro, dal fatto che la temperatura cessa improvvisamente di diminuire allorché ci si innalza. Questa superficie divide due strati dell'atmosfera che hanno proprietà ben distinte. 
TROPOPAUSA DINAMICATropopausa caratterizzata da valori della vorticità potenziale isentropica prossimi alle due unità. Tracciando le curve di livello, possono essere compilate delle carte di T.D. particolarmente utili per l'individuazione della turbolenza in aria chiara. Infatti le curve di livello consentono di puntualizzare le aree con intensi gradienti. Se a queste aree sono associate forti correnti in quota, possiamo dedurne, oltre al movimento orizzontale, anche moti discendenti, che rivelano una diminuzione significativa della T.D. e produzione di turbolenza in aria chiara. 
TROPOSFERAStrato situato al di sotto della tropopausa. E' lo strato nel quale si verificano i fenomeni atmosferici (fronti, nubi, temporali, ecc.) che costituiscono il tempo. 
TURBOLENZA

TURBULENCE

Irregolarità di movimento, consistente in pulsazioni rapide della velocità dell'aria e in movimenti vorticosi, che si sovrappone al movimento medio dell'aria atmosferica. 
TURBOLENZA 
IN ARIA CHIARA

CLEAR AIR TURBULENCE

Turbolenza che è possibile incontrare generalmente verso la tropopausa in vicinanza delle correnti a getto. E' frequente nell'alta troposfera e nella bassa stratosfera. Può essere prevista mediante l'analisi della situazione meteorologica ed essa è spesso collegata alla presenza di nubi caratteristiche, soprattutto di banchi di altocumuli lenticolari. Una tecnica per individuare questo tipo di turbolenza, si avvale delle carte di tropoausa dinamica e delle immagini satellitari nel canale di assorbimento del vapor acqueo. 
TURBOLENZA MECCANICATurbolenza dovuta agli attriti e alle irregolarità del terreno. Prevale negli strati inferiori, per diventare insignificante verso i 2500-3000 metri e al di sopra, salvo nelle regioni con rilievi importanti. 
TURBOLENZA, 
SCALA EMPIRICA DELLA
Detta anche di Darmstadt. Fornisce una valutazione approssimativa della turbolenza in volo. 
TURBOLENZA TERMICA O CONVETTIVAT. dovuta ad una instabilità termica. E' predominante alle quote medie della troposfera. Si accompagna alla formazione di cumuli o di cumulonembi. 

U

UMIDITA' 
ASSOLUTA
Quantità di vapore acqueo contenuta in 1 metro cubo di aria. Viene espressa in grammi per m3. 
UMIDITA'
RELATIVA

RELATIVE HUMIDITY

E' definita come il rapporto tra la pressione di vapore effettiva (e) e la pressione di vapore saturo (es), normalmente espresso in percento. E' la proprietà del vapore acqueo più frequentemente osservata, e può essere utilizzata per ricavare le altre variabili.  Viene espressa in %. Questo rapporto viene chiamato anche stato igrometrico dell'aria. 
UMIDITA'
 SPECIFICA
Quantità di vapore acqueo in grammi contenuta in 1 kg di aria umida. Si esprime in grammi di vapore acqueo per chilogrammo di aria umida.(vedasi G. Fea, Regolo per il calcolo delle umidità specifiche e delle temperature potenziale, equivalente, equivalente potenziale e dell'entropia, Riv.Met.Aer. n.2, Roma, 1939).

V

V-SHAPED THROUGH

Saccatura molto allungata in genere di origine atlantica.

 
VARIABILE DI CAMPOQuantità che varia continuamente nello spazio e nel tempo. E' una funzione continua e differenziabile. Le V. di C., dette anche semplicemente campi, si distinguono in scalari (ad es., pressione, densità e temperatura) e vettoriali (ad es., velocità). 
VEGLIA METEOROLOGICA MONDIALE

WORLD WEATHER WATCH

Programma istituito nel 1963. Coordinato dall'OMM (Organizzazione Meteorologica Mondiale), permette agli stati membri di scambiarsi reciprocamente i dati provenienti dalle reti nazionali di rilevamento, al fine d produrre analisi meteorologiche a scala globale. 
VELOCITA' LOCALE(Telerilevamento). Velocità della traccia al suolo sulla superficie terrestre segnata da un satellite artificiale eliosincrono. 

VELOCITA' VERTICALE

Componente verticale del moto. La V.V. è strettamente legata alla fenomenologia meteorologica (precipitazioni, nebbie, nefogenesi, nefolisi, ecc.). Poiché il suo ordine di grandezza è di mm/s o cm/s, la sua determinazione costituisce una delle maggiori difficoltà in meteorologia. Solo raramente raggiunge il dm/s, tendendo al m/s solo in fenomeni convettivi particolarmente vistosi. Si determina indirettamente, mediante altri campi misurati.

 
VENTI ETESIVenti settentrionali di una certa intensità prevalenti sul Mediterraneo orientale e sull'Egeo nella stagione estiva (più precisamente fra maggio e novembre, con massimo in luglio-agosto). La causa degli etesi sta in parte nel carattere monsonico della circolazione fra le masse d'aria calde dell'Asia Minore e quelle fresche del Mediterraneo, e in parte all'anticiclogenesi sui Balcani. 
VENTI OCCIDENTALI, ZONA DEIVedi WESTERLIES. 
VENTI PLANETARIComprendono gli alisei e i venti occidentali delle medie latitudini. Rappresentano la componente maggiore della circolazione generale dell'atmosfera. 

VENTI PREDOMINANTI

Venti che possono variare, ma che spirano quasi sempre proveniendo da un medesimo settore. 
VENTI REGIONALIVenti, di solito, dovuti agli effetti di lineamenti geografici come le catene montuose.  
VENTI SECONDARIComprendono le brezze marine, i monsoni e i cicloni. 

VENTO

Consiste in un movimento orizzontale dell'aria provocato dalle differenze di pressione atmosferica. E' definito dalla sua direzione e dalla sua forza o, più esattamente, dalla sua velocità. 
VENTO AGEOSTROFICOVettore che indica la differenza fra il vento reale osservato in un determinato punto ed il vento geostrofico

 

Vento ageostrofico con OpenGrADS
VENTO ANTITRITTICOVento diretto generalmente lungo il gradiente barico. Esempi di V.A. sono le brezze di terra e di mare ed i venti di monte e di valle. 
VENTO DI GRADIENTE(meteorologia dinamica). Vento che si ha, in condizioni di equilibrio dinamico, quando l'aria percorre di moto uniforme una traiettoria circolare. In tali condizioni di fanno equilibrio la forza di gradiente, la forza deviante e la forza centrifuga 

VENTO, DIREZIONE DEL

Direzione di provenienza del vento. Si può indicare mediante la rosa dei venti. 
VENTO EULERIANOMoto delle particelle d'aria quando è presente la sola forza di gradiente. 
VENTO GEOSTROFICO (Vg)(meteorologia dinamica). E' un vento inerziale, di equilibrio dinamico, nel quale la forza deviante equilibra la forza di gradiente (GH). Esso corre parallelamente alle isobare, lasciando le basse pressioni alla sua sinistra.

Vento geostrofico con OpenGrADS

Calcolo del vento geostrofico

 

VENTO TERMICO (VT)

Spira lungo le linee di ugual spessore della topografia relativa p1/p2 (isopache), dove p1 e p2 (p1<p2) sono superfici isobariche, lasciando i valori bassi a sinistra;

E' diretto lungo le isoterme medie e lascia a sinistra l'aria fredda;

Il calcolo del V.T. permette anche di determinare se in uno strato atmosferico l'avvezione è calda o fredda.

 
VIDICON(Telerilevamento). Uno dei componenti del sistema televisivo montato sui satelliti meteorologici. Si tratta di uno schermo elettrostatico nel piano focale, che converte l'immagine ottica in un'immagine elettrostatica. 
VISCOSITA', COEFFICIENTE DI

()

(meteorologia dinamica). Coefficiente introdotto per esprimere la forza tangenziale che si esercita su un elemento di superficie separanti due strati e che è dipendente dalla differenza di velocità degli strati stessi. 

VISIBILITA'

La più grande distanza alla quale degli oggetti di rilievo, alberi, case, possono ancora essere identificati distintamente a occhio nudo da un osservatore dotato di una vista normale. Essa può variare enormemente a seconda delle circostanze. 

VORTICE POLARE

Il V.P. è una configurazione ciclonica che influenza tutto l'Emisfero nord, dall'Europa alla Siberia, al Nord America: in Europa, le depressioni d'Islanda investono pesantemente le regioni settentrionali, con correnti occidentali miti. Altrove si rinnovano i cicli dell'Anticiclone delle Azzorre, con valori che alla topografia di 500 hPa sono elevatissimi. Quando il V. P. tende a diminuire la sua vitalità, per cause naturali ancora sconosciute, innesca una maggiore dinamicità atmosferica alle medie latitudini e quindi conseguenti possibilità di fasi di freddo acuto anche in Europa.

 
VORTICITA'(meteorologia dinamica). Vettore avente la direzione dell'asse di rotazione e la grandezza uguale al doppio della velocità angolare di rotazione. La V. si esprime matematicamente mediante semplici relazioni fra le velocità del vento e le sue variazioni da un punto all'altro. Pertanto è possibile calcolare la V. disponendo dei valori del vento. Esiste una stretta connessione tra la distribuzione della V. ed i fenomeni del tempo. (Trattazione matematica). 
VORTICITA' POTENZIALE ISENTROPICAGrandezza che normalmente aumenta con l'innalzarsi della quota della troposfera. Assume valori da prossimi allo zero al suolo sino a 2 unità. Può essere utilizzata per individuare la tropopausa dinamica. 

W

WESTERLIES o BRAVE WEST WINDZona posta tra i 35° e i 60° di latitudine in entrambi gli emisferi, caratterizzata dalla presenza di venti occidentali e da numerose depressioni, tempo mutevole e clima generalmente temperato. 
WIEN, LEGGE DI(Telerilevamento). La massima emissione si ha ad una lunghezza d'onda che è inversamente proporzionale alla temperatura. 
WIND
CHILL
Equazione empirica introdotta per descrivere quale sia la reale temperatura avvertita da un organismo umano in relazione alla temperatura dell'aria libera e alla velocità del vento. Il wind chill è sempre pari alla temperatura effettiva dell'aria quando la velocità del vento è uguale o minore a 4 nodi. (Approfondimento, Software, Formula). 
WIND SHEARVariazione del vento nella libera atmosfera. Si tratta di una improvvisa e sensibile variazione della direzione e/o dell'intensità del vento in una data direzione. Si definiscono le seguenti forme di W.S.:
  • W.S. a basso livello (LLWS, Low Level Wind Shear);
  • W.S. orizzontale;
  • W.S. verticale;
  • W.S.dei venti verticali;
  • W.S. associato alle correnti a getto.
Per saperne di più

Z

ZONA DELLE CALME EQUATORIALI

DOLDRUMS

Vedi ZONA INTERTROPICALE DI CONVERGENZA. 
ZONA DELLE CALME TROPICALI

HORSE LATITUDE

Vedo ZONE SUBTROPICALI DI ALTA PRESSIONE. 
ZONA INTERTROPICALE DI CONVERGENZA
(I.T.C. o I.T.C.Z.)
Fascia di pressione bassa e uniforme posta in prossimità dell'equatore e caratterizzata da calme o da venti deboli variabili, interrotta occasionalmente da groppi, abbondanti rovesci e tempeste. Ha una posizione asimmetrica rispetto all'equatore matematico e può essere definita come equatore meteorologico. Segna il confine tra due zone in cui i venti, denominati alisei, sono insolitamente costanti. 
ZONALE, MOTOMovimento globale dell'aria secondo i paralleli. 
ZONE SUBTROPICALI DI ALTA PRESSIONEFasce di alta pressione che si estendono a 30° di latitudine N e S, con venti generalmente deboli, note un tempo come calme tropicali. 

N

O

P

Q

R

S

T

U

V

W

X

Y

Z

A-M


Questa pagina è stata realizzata da Vittorio Villasmunta

Ultimo aggiornamento: 29/05/16