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LEGA NAVALE ITALIANA

Sezione di Bari

II GIORNATA NAZIONALE DELLA SICUREZZA

Conferenza sul tema della sicurezza in mare

Bari, 3 Giugno 2000

Meteorologia e sicurezza nelle scuole di vela

a cura di Vittorio Villasmunta

Quale è il ruolo della meteorologia nell'ambito della sicurezza?

Negli ultimi anni governi di tutto il mondo hanno cominciato ad investire miliardi per migliorare le previsioni meteorologiche: credete che abbiano sprecato i propri soldi?

In relazione a questi alti costi, circa 30 anni fa 19 nazioni europee, tra cui l'Italia, si consorziarono per creare un super centro di calcolo, con sede a Reading vicino Londra. Questo Centro Europeo produce giornalmente dati di base e prodotti grafici che vengono ridistribuiti a tutte le nazioni associate. Nel corso di questi anni, i prodotti sono migliorati notevolmente, e nelle 24 ore successive, l'affidabilità è altissima. Ma di questo parleremo più avanti. 

L'uomo ha nei secoli perfezionato il suo dominio sulla natura, ma, per quanto concerne gli eventi meteorologici, è ancora come il suo lontano antenato sapiens: praticamente inerme. Infatti, l'umanità non possiede il controllo degli elementi atmosferici, potestà che nei tempi antichi veniva attribuita agli dei: ricordate, Giove tonante, Nettuno dio del mare, ecc. a cui si invocava una benevola protezione.

Gli uomini nulla possono contro i tornado, alluvioni, grandinate, ecc. che in poco tempo producono danni per centinaia di miliardi. Tutto ciò che oggi si può fare è quello di prevenire.

Ogni buona previsione, produce un risparmio di vite e denari in misura tale da ripagare ampiamente ogni spesa fatta per ottenerla.

Ogni nostro sforzo impiegato per aumentare la comprensione del tempo ha un suo ritorno pagante in termini di sicurezza.

Sentite ciò che vi dico: le previsioni, anche se errate non vanno assolutamente snobbate. Non siate scettici per partito preso. Vorrei che per un attimo faceste questa riflessione: nessun previsore al mondo sano di mente si sogna di prevedere condizioni apocalittiche quando non ce n’è il minimo fondamento. Se dice che ci sarà burrasca, può essere che non avvenga, ma se lo dice vuol dire che sostanzialmente le condizioni del tempo non sono buone.

Vedete, non è tanto importante che la previsione sia giusta, quanto la sua capacità di indurci a fare valutazioni sulle potenziali situazioni di rischio che possono verificarsi, ovvero nello stimolarci a  raffigurare uno scenario futuro.

Una previsione di cattivo tempo anche se non si verifica ci indurrà a pensare comunque cosa dovremmo o potremmo fare qualora ci trovassimo in quella situazione:

In parole povere, ci spingerebbe a pensare alle eventuali vie di fuga in relazione al campo, se le abilità acquisite dall'equipaggio o dagli allievi sono sufficienti a fronteggiare certe situazioni critiche, se l'imbarcazione è tecnicamente adatta a superare queste crisi anche in relazione alla nostra memoria storica in circostanze analoghe.

Ricordate che tutto ciò che è prevedibile è prevenibile !

Vedete, il rischio procede per moltiplicazioni, ovvero ogni nuovo imprevisto non si somma al precedente ma ne moltiplica la pericolosità.

Parlando di scuole di vela, se gli allievi sono inesperti, ma tutto il resto è ok, allora il rischio potenziale resta circoscritto. Ma se a questo si aggiunge anche una carenza nei mezzi tecnici, il rischio subisce un drastico incremento.

Il concetto che in buona sostanza voglio comunicarvi è questo: bisogna acquisire una abitudine mentale a considerare con dovuto anticipo le condizioni meteo al momento dell'uscita in mare.

Come vedete non vi sto dicendo che dovete imparare a fare delle previsioni, tutto ciò che dovete fare èStato del mare informarvi con sufficiente anticipo. Oggi sicuramente non mancano i mezzi. Internet, ad esempio,  costituisce una fonte di informazioni inesauribile. Dal punto di vista testuale, giornalmente viene prodotto un bollettino particolareggiato noto come METEOMAR, oppure vengono emessi AVVISI DI BURRASCA ogni qualvolta se ne verifichino le circostanze. Dal punto di vista grafico, esistono carte meteo riferite all'adriatico meridionale che riportano i venti previsti, l'altezza e la direzione dell'onda, lo stato del mare con alta affidabilità. E tutto ciò al costo di un telefonata.

Ogni circolo dovrebbe adottare una buona abitudine, specialmente nei periodi di maggiore attività: dedicare una porzione di parete per appendervi un pannello. E su questo affiggervi ordinatamente le mappe meteo di maggiore interesse valide per il giorno successivo. 

Ogni circolo dovrebbe dotarsi di una propria stazioncina meteorologica: oggi se ne possono ottenere di discreta qualità  totalmente digitali e autoalimentate ad un costo inferiore al milione di lire. La possibilità di interpretare i segni del tempo in relazione alla situazione generale produce effetti benefici: rende le persone col tempo esperte. Ne favorisce, cioè, la costruzione di una esperienza personale scientificamente corretta.

Spesso l'informazione meteorologica viene assunta solo per poter migliorare le proprie prestazioni in gara.

Quanti di noi tengono conto che la sopravvivenza in acqua è legata alla temperatura del mare? Sopravvivenza che si riduce notevolmente quanto più l'acqua è fredda.

Con una temperatura del mare di 15°C ed in assenza di indumenti protettivi si perde conoscenza in circa 4 ore e si rischia il decesso in 6-8 ore. Con una temperatura di 5°C la sopravvivenza si riduce a circa 1 ora.  Perché non tenerne conto in relazione ad eventuali tempi di soccorso, ovvero valutando la distanza dalla costa. Ma come si ottiene questa informazione ? Anche in questo caso Internet ci aiuta, riportando la temperatura superficiale del mare ricavata dalle informazioni satellitari.

Il vento  accentua sino a renderlo insopportabile il disagio da freddo, rendendolo più acuto con la dispersione del sottile strato d’aria che protegge la nostra pelle.

Esempio: un vento di 4,5 m/s con una temperatura di 10°C provoca un disagio termico pari ad una temperatura di 4,5° in aria calma.

Valori elevati di umidità uniti a caldo torrido possono rapidamente portare al collasso anche l'organismo fisicamente più attrezzato. Quanti pensano a sufficienti scorte d'acqua o integratori salini per fronteggiare dette evenienze. Di quanta acqua ha bisogno un organismo? "Ci ho pensato?", questa è la domanda da porsi. Certo, adesso pensate che tutto ciò sia elementare. Ma la sicurezza di tutti dipende proprio dall'insieme di queste piccole cose.

Nel corso dell’estate 1987 (luglio) i paesi del Mediterraneo centro-orientale furono investiti da un’anomala ondata di calore. In Grecia a causa dei “colpi di calore” si ebbero centinaia di morti, e anche nel meridione d’Italia si verificarono numerosi decessi tra le persone anziane.

A Roma erano in corso i Giochi mondiali di atletica leggera, e, tutte le atlete che gareggiarono per la finale dei 10 km  furono colte da malore (barcollamenti, incapacità di coordinare gli arti, ecc.) e dovettero far ricorso alle cure mediche.

Alte temperature con alta umidità. In caso di alte temperature, la sudorazione assolve egregiamente al suo compito di regolatore termico corporeo se il tasso di umidità relativa ambientale è basso, tale cioè da consentire l’evaporazione, ma ad alti tassi di umidità l’evaporazione si blocca e il conseguente effetto di raffreddamento viene meno, con sofferenza per il corpo

Anche queste considerazioni non devono essere trascurate, soprattutto perché inducono a fare valutazioni sui rischi e se possibile a prendere le dovute precauzioni (magari ripassandosi cosa si deve fare in caso di malessere dovuto ad un colpo di calore).

Per la valutazione oggettiva del rischio, ad esempio, ognuno di noi potrebbe costruirsi una tabella in cui considerare il prodotto di almeno tre fattori:

  • il fattore umano

  • il fattore tecnico

  • il fattore ambientale.

Il fattore umano, ad esempio, dovrebbe tener conto delle capacità tecniche degli allievi e delle proprie.

Il fattore tecnico potrebbe prendere in esame, onestamente, le caratteristiche dell'imbarcazione.

Il fattore ambientale dovrà tenere in debita considerazione le previsioni meteorologiche.

A titolo d'esempio, si può costruire una tabella dove attribuire un valore crescente da 1 a 4 per ogni voce. Così facendo i limiti entro cui il prodotto può variare vanno da 1 (nessun rischio) a 64 (massimo rischio).

Facciamo un esempio pratico: se attribuisco per il fattore umano il valore 4 ad allievi totalmente inesperti, 1 al fattore tecnico (l'imbarcazione è perfetta in relazione agli altri due fattori), 4 alle condizioni meteo (pessime), otterrò un risultato pari a 4 * 1 * 4, ovvero pari a 16, che potremmo definire come medio. Ma sarà sufficiente il solo pensare che l'imbarcazione, poiché piccola, non sia adatta a condizioni meteo estreme, ovvero anziché 1 essere 2 o peggio 3, che il rischio potenziale subirà un forte incremento: da 16 salterà a 32 o a 48!

La tabella che illustro rappresenta solo una proposta che la Federazione Italiana Vela potrebbe valutare e migliorare per creare ad esempio uno standard comune a cui far attenere i singoli circoli e gli appassionati.

FATTORE UMANO

L'allievo è alle prime armi. 4
L'allievo possiede cognizioni di base 3
L'allievo è padrone delle tecniche 2
L'allievo è tecnicamente preparato ed ha acquisito esperienza sufficiente 1

FATTORE TECNICO

L'imbarcazione è in condizioni non ottimali in relazione al fattore umano e ambientale 4
L'imbarcazione è appena sufficiente 3
L'imbarcazione è adeguata alle condizioni previste 2
L'imbarcazione è superiore alle condizioni previste 1

FATTORE AMBIENTALE

Le condizioni meteorologiche sono proibitive 4
Le condizioni meteo sono particolarmente severe 3
Il tempo previsto è fronteggiabile 2
Il tempo previsto è favorevole ad ogni attività in mare 1

Esempio di calcolo

FATTORE UMANO FATTORE TECNICO FATTORE AMBIENTALE TOTALE
3 2 2

12

Valori di riferimento:

da 1 a 12 Rischio leggero
da 12 a 36 Rischio moderato
da 36 a 48 Rischio elevato
da 48 a 64 Rischio altissimo

 

E con questo ho concluso. Resto comunque disponibile per ogni vostra curiosità.

Nota: Le carte proposte sono state prelevate dal sito www.eurometeo.com.

Carte da esporre (valide 24 ore e previste per il giorno dopo):

  • Analisi al suolo (isobare, fronti)
  • Analisi in quota valida 24 ore prevista (promontori, saccature)
  • Venti previsti sul mare
  • Altezza dell'onda e stato del mare previsti
  • Temperatura del mare.

 

Strumentazione meteorologica di base:
  • Barometro (per la misura della pressione)
  • Termometro (per la misura della temperatura)
  • Igrometro (per la misura dell'umidità)
  • Anemometro (per misurare direzione ed intensità del vento)
(rev.01/2001)
Questa pagina è stata realizzata da Vittorio Villasmunta

Ultimo aggiornamento: 29/11/14