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Procedure decisionali nelle fasi di diagnosi, prognosi e controllo operativo dei modelli numerici di previsione del tempo

1.5 La necessità di adattare i modelli concettuali

Per quanto appena affermato, nell’intento di renderne possibile l’uso, lo sforzo principale prodotto nel presente lavoro è stato quello di adattare alcuni modelli alla realtà operativa del CNMCA.

Ciò ha richiesto uno studio approfondito della teoria sinottica e dinamica a monte delle definizioni per estrarne i concetti di base.

In seguito tali concetti sono stati elaborati in modo da poterli utilizzare attraverso i campi diagnostici e prognostici disponibili.

Un secondo aspetto da tenere in considerazione è la mancanza di modelli che siano esplicitamente studiati per la meteorologia del bacino del Mar Mediterraneo.

E’ facilmente comprensibile che gli studi cui si è fatto riferimento abbiano posto l’attenzione sulle aree geografiche di loro competenza, sulle quali taluni soggetti sinottici, i quali possono risultare particolarmente influenti nell’area mediterranea, risultano invece di scarso impatto.

Con ciò non si vuole affermare che i modelli concettuali proposti dalle scuole europee non siano accettabili: si tratta semplicemente di estenderne ed adattarne i concetti ad una realtà diversa da quella per la quale sono stai elaborati in origine.

Nell’elaborazione di modelli adatti a descrivere situazioni sinottiche sull’area mediterranea sono stati portati dei casi di studio in grado di mostrare le peculiarità che si possono riscontrare. Esse sono dovute ai più diversi fattori come l’influenza di masse d’aria di origine continentale africana (calde e secche) o europea (fredde e secche), il ruolo di rilievi orografici come la Alpi e gli Appennini e soprattutto la riserva energetica costituita dal mare stesso.


Questa pagina è stata realizzata da Vittorio Villasmunta

Ultimo aggiornamento: 14/05/16