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Procedure decisionali nelle fasi di diagnosi, prognosi e controllo operativo dei modelli numerici di previsione del tempo

3.2 LA TEMPERATURA PSEUDO POTENZIALE DI BULBO BAGNATO

3.2.2 APPLICAZIONI

    Si considera la temperatura pseudo potenziale di bulbo bagnato alla 850 hPa: tale quota è una di quelle maggiormente rappresentative per definire le caratteristiche di un massa d’aria.

    Dall’interpretazione del campo della Qw si possono individuare in particolare:
  • zone con forte gradiente di Qw le quali individuano i fronti propriamente detti (fig.2), gli pseudo fronti (fig. 3) e le “baroclinic boundary” (un modello concettuale assimilabile al fronte stazionario della teoria classica). Bisogna osservare però una certa difficoltà nel definire le occlusioni in quanto esse sono prevalentemente aree di intensa precipitazione dove il gradiente della grandezza viene attenuato;

  • lo stato evolutivo di un processo ciclogenetico;
 
  • le warm conveyor belt, diagnosticate da consistenti flussi di aria calda e umida prefrontali che si inseriscono nella circolazione generale interagendo con il sistema frontale. Esse sono individuabili come avvezioni di alti valori di  Qw generalmente molto estese in senso meridiano oppure longitudinale (fig.4);
  • le linee di convergenza post-frontali limitatamente alla loro fase incipiente (fig 5);
  • i vortici in quota, in modo indiretto in quanto essi in genere non presentano forti contrasti termici nei bassi strati.
 

Bisogna tuttavia tener presente che la Qw non è sufficiente a definire i soggetti sinottici: essa deve essere supportata da tutto l’insieme degli strumenti diagnostici a disposizione del previsore.


Questa pagina è stata realizzata da Vittorio Villasmunta

Ultimo aggiornamento: 14/05/16