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Come salvare i dati di una variabile caricata in OpenGrADS

Il comando sdfwrite, seppur con alcune limitazioni, ci offre la possibilità di salvare i dati, riferiti ad una variabile, in un file in formato NetCDF.

Opzioni per controllare il nome e il formato del file di output sono implementati con il comando set sdfwrite.

Il comando q sdfwrite restituisce lo stato delle opzioni sdfwrite.

Il nome del file di output sarà grads.sdfwrite.nc se non diversamente specificato con il comando set sdfwrite. Se il file esiste, verrà sostituito. Non è possibile aggiungere variabili a un file esistente.

La documentazione ufficiale tratta il comando sdfwrite in modo dettagliato e forse non chiarissimo. Tuttavia per ottenere in modo elementare quello che ci siamo prefissi, è sufficiente scrivere in un file .gs le righe riportate a destra.

Si tratta di un esempio, naturalmente. Ma ci è utile per capire che in fondo salvare i dati riferiti ad una variabile non è un affare così complicato.

Io ho chiamato il file savedata.gs, ma ciascuno può scegliersi il suo.

Nell'esempio trattato, ho specificato le seguenti cose:

  • il tempo a cui i dati sono riferiti (set t=1);
  • il livello (set lev 500);
  • la variabile: hgtprs.
'set t 1'
'set lev 500'
'define hgt = hgtprs'
'set sdfwrite hgt500.nc'
'sdfwrite hgt'

 

Adesso viene però il bello. Ho il mio file di dati. Come lo leggo e riporto in OpenGrADS?

sdfopen nomefile.nc

ed i nostri dati salvati saranno prontamente disponibili.

Naturalmente, dare nomi significativi ai file sarà d'aiuto nell'archiviazione e nel richiamo dei dati.

Digitando q file, faremo una rapida verifica dei dati caricati.


 


Questa pagina è stata realizzata da Vittorio Villasmunta

Ultimo aggiornamento: 14/05/16